Coronavirus: il test veloce di rilevamento ha ottenuto la certificazione CE

Il nuovo Coronavirus, l’infezione responsabile dell’epidemia di polmonite che ha avuto origine nella città di Wuhan, nella provincia di Hubei in Cina, ormai da quasi più di un mese sta tenendo alta l’attenzione dell’opinione pubblica mondiale. I casi di contagio confermati sono oltre 28.000 e i decessi sono 564. In Europa i casi sono 26 e in Italia 2. A riportarlo il sito Epicentro, il portale dell’epidemiologia per la sanità pubblica a cura dell’Istituto superiore di Sanità.

Una nave da crociera, la Diamond Princess della Carnival Japan, con 3500 persone a bordo, ormeggiata nel porto di Yokohama, è stata messa in quarantena dopo che un passeggero di 80 anni è risultato positivo al test del nuovo coronavirus. Sulla nave ci sono anche 35 italiani: “tra i casi di coronavirus a bordo, al momento non risultano connazionali”, fa sapere la Farnesina.

Per quanto riguarda la diagnosi, al momento il test di rilevamento del virus più veloce – circa 40 minuti – e che ha ottenuto la certificazione internazionale CE, è stato messo a punto dalla Univerisity of Science and Technology di Hong Kong. Invece sul fronte della cura, il team del China-Japan Friendship Hospital e del Wuhan Jinyintan Hospital, sta lavorando sul farmaco sperimentale Remdesivir. Saranno coinvolti 761 pazienti di cui 308 con sintomi lievi e 453 in gravi condizioni.

 

ITALIA

L’Italia è sempre più impegnata nell’intensificare le misure di controllo al fine di bloccare la diffusione del nuovo Coronavirus sul territorio nazionale. Ad oggi i casi di contagio confermati sono 2. Si è di nuovo riunita questa mattina la task-force coronavirus 2019-nCoV del Ministero della Salute alla presenza del ministro, Roberto Speranza. A seguire – si legge nell’ultimo comunicato del ministero – si è svolta la riunione del tavolo tecnico scientifico che valuterà ulteriori misure di prevenzione sui cittadini di ritorno dalle aree a rischio.

Nell’ambito delle misure di controllo definite per i 56 italiani rimpatriati dalla zona di Wuhan in Cina, ed attualmente in isolamento nella “città militare” della Cecchignola a Roma, le analisi condotte sui tamponi hanno evidenziato questa mattina un sospetto di coronavirus 2019-nCoV.

Conseguentemente, sono stati decisi ulteriori accertamenti che verranno eseguiti sul soggetto che verrà trasferito e posto in isolamento all’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma.

Per chiarire dubbi sulle modalità di trasmissione e di prevenzione sul nuovo Coronavirus, l’Istituto superiore di sanità ha aperto sull’home page del suo portale istituzionale una nuova sezione di faq. In totale sono sette:

Se prendo gli antivirali prevengo l’infezione?

Non ci sono evidenze scientifiche che l’uso dei farmaci antivirali prevenga l’infezione da Coronavirus o da altri tipi di infezioni virali.

Se sono stato in metropolitana con una persona che tossiva e nei giorni seguenti mi compare la tosse devo andare in ospedale?

No, ad oggi non vi è alcuna evidenza scientifica che il nuovo Coronavirus stia circolando in Italia. E’ invece certo che si è in una fase di massima trasmissione del virus influenzale stagionale. Pertanto, se dovessero comparire sintomi o difficoltà respiratorie, è opportuno rivolgersi al proprio medico curante.

Come faccio a sapere se la mia tosse è dovuta al nuovo coronavirus?

Al momento, secondo le evidenze scientifiche disponibili, il virus non circola in Italia. Le uniche condizioni di rischio legate all’infezione sono aver viaggiato negli ultimi 14 giorni in zone della Cina in cui il virus si sta diffondendo e avere avuto contatti con persone con infezione accertata.

Se mi sottopongo privatamente ad analisi del sangue posso sapere se ho contratto il nuovo coronavirus?

Non esistono al momento kit commerciali per confermare la diagnosi. La diagnosi deve essere eseguita nei Laboratori di riferimento. Per le persone senza sintomi di una certa gravità e senza fattori di rischio al momento non è previsto iniziare un iter diagnostico.

Posso essere contagiato toccando le maniglie degli autobus?

Allo stato attuale, non essendoci evidenze scientifiche della circolazione del virus in Italia, è altamente improbabile che possa verificarsi un contagio da nuovo Coronavirus attraverso le maniglie degli autobus o della metropolitana. E’ comunque buona norma, per prevenire tutte le infezioni respiratorie, lavarsi frequentemente e accuratamente le mani.

L’infezione da coronavirus causa sempre una polmonite grave?

No, può causare sintomi che vanno da disturbi lievi a infezioni più gravi. I dati in nostro possesso provengono principalmente da studi su casi ospedalizzati, e pertanto più gravi, è possibile che sia sovrastimata la gravità dell’infezione.

Se penso di poter essere stato contagiato, devo chiamare il 118 o andare dal mio medico?

Se si è stati esposti a fattori di rischio, come aver viaggiato nelle zone della Cina in cui il nuovo Coronavirus sta circolando o si è stati a contatto con persone risultate infette, per prima cosa è opportuno chiamare il numero 1500, messo a disposizione dal Ministero della Salute, per avere indicazioni sui comportamenti da seguire.

Nicoletta Mele
Nicoletta Mele
Laureata in scienze politiche. Dal 2001 iscritta all’ Ordine Nazionale dei Giornalisti. Ha collaborato con testate giornalistiche e uffici stampa. Dopo aver conseguito il master in “ Gestione e marketing di imprese in Tv digitale”, ha lavorato per 12 anni in Rai, occupandosi di programmi di servizio e intrattenimento. Dal 2017 è Direttore Responsabile di Health Online, periodico di informazione sulla sanità integrativa.

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