Coronavirus: al via i lavori per lo sviluppo di un vaccino di tipo genetico

Le vittime causate dal nuovo Coronavirus in Cina salgono a 132. E’ questo il numero dell’ultimo bollettino secondo il quale c’è stato un rallentamento dei contagi, si parla di 600 in meno rispetto ai giorni scorsi. Continuano le misure di prevenzione per evitare la diffusione dell’epidemia di polmonite virale scoppiata nella città di Wuhan, nella provincia di Hubei. Sono stati annullati tutti gli appuntamenti che portano un’affluenza di persone in Cina, come ad esempio le prove di Coppa del mondo di sci previste per il prossimo mese. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha annunciato che il rischio globale derivante dal coronavirus cinese è “elevato”.

Europa

L’Ue chiede alla Cina piena cooperazione e assistenza a tutela dei cittadini comunitari che attualmente sono bloccati a Wuhan e nell’Hubei. Questa la richiesta in una lettera inviata al ministero degli Esteri dalla presidenza di turno croata, nel mezzo delle battute finali dei negoziati per mettere a punto l’evacuazione dei cittadini di diversi Paesi Ue dall’area del focolaio (fonte: ANSA).

Italia

In Italia la situazione è monitorata dal Ministero della Salute, che è in contatto continuo con le autorità sanitarie internazionali. Prosegue negli aeroporti di Roma Fiumicino e Milano Malpensa il controllo della temperatura corporea ai passeggeri sugli aerei provenienti dalla Cina. Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha annunciato che all’aeroporto di Roma Fiumicino, scalo di numerosi arrivi, saranno messi a disposizione del personale impegnato, entro le prossime 48 ore, altri 4 scanner termici. E’ stato deciso che se dovesse verificarsi qualche caso che presenta dei sintomi riconducibili all’influenza, questo verrà trasferito nella struttura di Adr per la Sanità aerea in grado di gestire tali e eventuali situazioni. Previsto oggi un vertice alla Farnesina sulle linee guida per il rientro degli italiani. “Saranno rimpatriate 60 persone. E’ in corso una valutazione che coinvolge in primis la Farnesina che è in contatto con l’ambasciatore. Si sta valutando un trasferimento aereo. Penso che nelle prossime ore costruiremo una modalità per il loro rientro”. Le parole del Ministro della Salute Roberto Speranza.

Inoltre, si è riunita anche questa mattina la task-force coronavirus 2019-nCoV del ministero della Salute. Sono state prese in esame le linee guida sul virus diffuse, nella serata di ieri, dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), constatando che le misure messe in atto nei giorni scorsi dall’Italia erano pienamente rispondenti a quanto indicato dall’Oms. E’ quanto si legge in una nota del ministero della Salute.

L’Istituto Superiore di Sanità ha riferito di un imminente incontro nella sua sede tra esperti dell’Istituto, virologi, società scientifiche e tutti i professionisti coinvolti per valutare l’evoluzione scientifica del coronavirus 2019-nCoV e le linee guida Oms (www.salute.gov.it).

In concomitanza con l’espansione dell’epidemia e il relativo avvio di tutte le misure di prevenzione, sono iniziati i lavori per sviluppare un vaccino di tipo genetico contro il conoravirus 2019-nCoV. Un vaccino “non classico basato sul virus inattivato ma sull’informazione contenuta nel materiale genetico del virus”. L’ha detto all’ANSA Luigi Aurisicchio, amministratore delegato dell’azienda di biotecnologie Takis, di Roma, che sta lavorando al vaccino contro il nuovo coronavirus. Sarebbero almeno 5 le aziende, tra le quali una italiana, impegnate nel realizzare il vaccino. Anthony Fauci, direttore dell’Istituto americano per le malattie infettive (Niaid) dei National Institutes for Health (Nih) ha annunciato che “Abbiamo già cominciato, insieme con diversi nostri collaboratori. Si tratta di un processo lungo e che presenta incertezze, ma stiamo procedendo come se si dovesse produrre un vaccino. In altre parole, stiamo considerando lo scenario peggiore, ovvero che si verifichi un’ulteriore diffusione”. Non è infatti più necessario, come un tempo, avere fisicamente a disposizione il virus: basta conoscerne il materiale genetico. Quest’ultimo è liberamente accessibile online e a tutti i ricercatori del mondo perché è stato depositato nelle banche dati GeneBank e Gisaid. Qual è il contributo italiano?

La tecnologia messa a punto dall’azienda italiana consiste nel prendere un frammento del genoma del virus e nel clonarlo nei filamenti circolari di Dna presenti nei batteri. Il pacchetto così ottenuto viene iniettato nel muscolo e poi una breve scossa elettrica fa entrare il vaccino all’interno della cellula, nell’area diversa dal nucleo chiamata citoplasma. Le cellule producono così una sostanza che può essere riconosciuta dal sistema immunitario (chiamata antigene) e la portano sulla loro superficie. La tecnica di somministrazione, chiamata elettroporazione, viene utilizzata attualmente per alcune forme di chemioterapia e in passato era prevista anche per il vaccino contro un altro coronavirus, quello responsabile della Mers (Middle East Respiratory Syndrome) del 2015.

Come ha detto Fauci, la realizzazione di un vaccino a stretto giro è un processo lungo che presenta incertezze. Sul tema si è espresso anche il virologo Roberto Burioni. “Nell’immediato è improbabile che ci sia un vaccino”, ha affermato il virologo nel corso dell’intervista televisiva a Che tempo che fa con Fabio Fazio. “L’unica arma che abbiamo – ha spiegato – è ostacolare la diffusione del virus. In che modo? Come prima cosa non andare in Cina”. Per chi invece arriva dalla Cina e presenta sintomi riconducibili al virus, “non deve recarsi al pronto soccorso – ha suggerito il virologo – ma deve chiamare il 118. Ho proposto al ministro della Salute di creare un’unità di emergenza a domicilio perché i pazienti non devono uscire”. Oltre a queste precauzioni di carattere sanitario, il virologo suggerisce anche gli accorgimenti individuali da seguire: “ Per ostacolare qualsiasi forma di infezione respiratoria compreso il nuovo coronavirus – ha detto – importantissimo è lavarsi le mani e starnutire nel gomito non nelle mani”.

Il virologo Roberto Burioni oltre a dirlo in TV lo ha scritto anche sulle pagine di Medical Facts: in questo momento è meglio puntare su una diagnosi più rapida con un test molecolare. “Se io dovessi decidere dove intensificare gli sforzi della ricerca – si legge – farei di tutto per mettere a punto nel più breve tempo possibile un test molecolare per diagnosticare l’infezione che possa essere rapidissimo (ancora più rapido di quello attuale), facile da usare ed economico da produrre. Se riuscissimo ad averlo a disposizione in breve tempo (e secondo me è possibile), sarebbe un’arma fantastica per fare l’unica cosa fattibile in questo momento: ostacolare la diffusione del virus. Nel frattempo, dobbiamo usare senza ritardi e senza riserve tutto quello che abbiamo. Non consentire al virus di diffondersi in Italia (e più generalmente in Europa) è la priorità assoluta”.

Nicoletta Mele
Nicoletta Mele
Laureata in scienze politiche. Dal 2001 iscritta all’ Ordine Nazionale dei Giornalisti. Ha collaborato con testate giornalistiche e uffici stampa. Dopo aver conseguito il master in “ Gestione e marketing di imprese in Tv digitale”, ha lavorato per 12 anni in Rai, occupandosi di programmi di servizio e intrattenimento. Dal 2017 è Direttore Responsabile di Health Online, periodico di informazione sulla sanità integrativa.

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