SCLEROSI MULTIPLA, FARMACO A BASE DI CANNABIS È EFFICACE MA NON SEMPRE DISPONIBILE

Dal 2013, la sclerosi multipla si può curare anche in Italia con Sativex, il primo farmaco a base di cannabis. Ma purtroppo, è di difficile reperibilità

La sclerosi multipla è una malattia neurodegenerativa demielinizzante, cioè con lesioni a carico del sistema nervoso centrale (ne abbiamo parlato anche qui). Comporta un danno e una perdita di mielina in più aree (per questo si chiama “multipla”) del sistema nervoso centrale. Queste aree di perdita di mielina (o “demielinizzazione”) sono di grandezza variabile e prendono il nome di placche, che  possono evolvere da una fase infiammatoria iniziale a una fase cronica, in cui assumono caratteristiche simili a cicatrici, da cui deriva il termine “sclerosi”.
Le cause della malattia non sono ancora del tutto chiare, ma grazie alla ricerca, che negli ultimi anni ha fatto enormi passi avanti nel chiarire come agisce, si arriva di solito ad una diagnosi e a un trattamento precoce che permettono alle persone malate di mantenere una buona qualità di vita per diversi anni. La sclerosi multipla infatti, pur essendo complessa ed imprevedibile, non riduce l’aspettativa di vita, che è quindi paragonabile a quella della popolazione generale. Tra le conseguenze della malattia, nella sua fase cronica, c’è la spasticità, che porta le persone inciampare e a cadere, oltre che a problemi di movimento e a una ridotta capacità di camminare.
Sclerosi multipla
In tutto il mondo sono circa 2,5-3 milioni le persone affette da sclerosi multipla, di cui 600.000 in Europa e circa 75.000 in Italia. Circa il 75% di loro soffre di spasticità.
Già da anni, è stata dimostrata l’efficacia della cannabis nell’alleviare i sintomi della malattia. In Italia l’unico farmaco disponibile a base di cannabinoidi è Sativex, uno spray orale che riesce a controllare i sintomi associati alla spasticità, migliorando la deambulazione e quindi la qualità di vita dei pazienti. È formulato con due estratti naturali derivati dalla pianta della cannabis: delta-9-tetraidrocannabinolo (THC) e il cannabidiolo (CBD), ed è disponibile dall’estate 2013 per il trattamento della spasticità grave e moderata in persone con sclerosi multipla che non hanno risposto adeguatamente al trattamento con altri farmaci anti-spastici.
Non è però sempre facile procurarselo. Per il momento, infatti, è prescrivibile in una singola unità alla volta presso la farmacia ospedaliera, per cui, a seconda della zona di residenza, molti pazienti sono costretti, nonostante la mobilità ridotta, a spostarsi di diverse decine di chilometri per ottenerlo. Chiaramente, molti rinunciano e abbandonano la terapia. L’allarme è stato dato durante il convegno “Progressi terapeutici ed accesso all’assistenza sanitaria nella sclerosi multipla in Italia” svoltosi a Roma nella Biblioteca Spadolini del Senato, promosso dalla Fondazione Charta. Per evitare questi spostamenti lunghi e difficili, l’Associazione delle Persone con Sclerosi Multipla (AISM) ha quindi chiesto all’AIFA di poter usufruire della prescrizione e dispensazione fino a tre confezioni alla volta.
Per Mutua MBA, importante Società di Mutuo Soccorso, “La salute è il primo dovere della vita”: ci auguriamo che tutte le persone  che combattono contro malattie così difficili ed invalidanti come la sclerosi multipla possano avere un migliore accesso a questi farmaci, per alleviare i sintomi e vivere meglio.
 
 
 

Mariachiara Manopulo
Mariachiara Manopulo
Bolognese di nascita e quasi romana d’adozione, mi sono laureata in Scienze della comunicazione pubblica, sociale e politica, e specializzata prima con un Master in diritto parlamentare e valutazione delle politiche pubbliche e poi con un Master in Digital PR e Media Relations. Ho avuto diverse esperienze nel settore della comunicazione; dopo più di tre anni passati nell'ufficio stampa di un gruppo parlamentare alla Camera dei deputati, ora lavoro nell'ufficio Comunicazione e Marketing di Health Italia.

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