Chi non fuma sta una favola

“Chi non fuma sta una favola”: così il ministero della Salute invita gli italiani a smettere di fumare.

“Chi non fuma sta una favola”: è questo il claim della nuova campagna di comunicazione del Ministero della Salute contro il tabagismo.
La campagna è rivolta direttamente ai fumatori, e vuole veicolare un messaggio di prevenzione, invitandoli a riflettere e a modificare un comportamento dannoso per la propria salute.
Il testimonial scelto è Nino Frassica, già protagonista della campagna antifumo del 2015-2016.
Il messaggio è chiaro: è importante smettere di fumare perché “il fumo è la prima causa dei tumori!”.
Nino Frassica è uno psicanalista: i suoi pazienti sono i “cattivi” delle fiabe: Grimilde, la matrigna di Biancaneve, e il Lupo Cattivo di Cappuccetto Rosso, entrambi fumatori, che daranno una svolta alla loro vita smettendo di fumare.
La campagna prevede la messa in onda di due spot video e due spot radiofonici (della durata di 30”). Gli spot saranno anche presenti sul sito del Ministero della salute oltre che sui canali social.
Lo spot video già in questi giorni è stato diffuso sulle principali emittenti televisive nazionali: RAI (in collaborazione con il Dipartimento dell’informazione ed Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri), Canale 5, Italia1 e Rete 4.
Gli spot radiofonici vanno invece in onda su RAI uno, RAI due e RAI tre, RTL102,5 –RDS 100% grandi successi – Radio Deejay – Radio 105 – Radio Italia Solo Musica Italiana.
I dati del 2017, diffusi dall’Istituto Superiore di Sanità, nonostante varie campagne di dissuasione messe in atto dalle istituzioni e non solo, restano allarmanti. I fumatori, in Italia, sono 11,7 milioni, il 22,3% della popolazione. Le donne sono aumentate: da 4,6 milioni del 2016 sono salite a 5,7 milioni. Si tratta della differenza minima mai riscontrata tra fumatori uomini (23,9%) e donne (20,8%). È allarme tra i giovanissimi: il 12,2% dei fumatori ha infatti iniziato a fumare prima dei 15 anni.
Un recente studio della Queen Mary University di Londra, ha inoltre dimostrato l’evidenza del legame tra provare la prima sigaretta e diventare un fumatore abituale” . I ricercatori si sono basati sui dati raccolti in oltre 216.000 interviste, condotte dal 2000 al 2016, per un totale di oltre 216mila intervistati. È emerso che tra il 50% e l’82% dei partecipanti, dopo aver provato una sola sigaretta, aveva continuato a fumare quotidianamente, almeno per un periodo di tempo. Da altre analisi è emerso che il 68,9% degli individui aveva cominciato a fumare regolarmente per un periodo dopo aver provato una sigaretta. Per cui pensateci molto bene prima di cedere alla tentazione anche solo di una bionda!
 

Mariachiara Manopulo
Mariachiara Manopulo
Bolognese di nascita e quasi romana d’adozione, mi sono laureata in Scienze della comunicazione pubblica, sociale e politica, e specializzata prima con un Master in diritto parlamentare e valutazione delle politiche pubbliche e poi con un Master in Digital PR e Media Relations. Ho avuto diverse esperienze nel settore della comunicazione; dopo più di tre anni passati nell'ufficio stampa di un gruppo parlamentare alla Camera dei deputati, ora lavoro nell'ufficio Comunicazione e Marketing di Health Italia.

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