Coronavirus: da Bruxelles misure di controllo più incisive

In Cina si è registrato un aumento dei casi di contagio del nuovo Coronavirus, l’infezione responsabile dell’epidemia di polmonite che ha avuto origine nella città di Wuhan nella provincia di Hubei. Ad oggi è pari a1.350 il numero delle vittime e oltre 50mila i contagi.

Secondo l’analisi del fisico Alessandro Vespignani, direttore del Network Science Institute della Northeastern University di Boston che ha seguito il caso dall’inizio, il picco dell’epidemia del nuovo Coronavirus potrebbe arrivare a Wuhan a fine febbraio o al più tardi ai primi di marzo; nel resto della Cina, dove il nuovo coronavirus ha cominciato a circolare più tardi, il picco potrebbe arrivare fra aprile e maggio ma potrebbe anche non arrivare. “Bisogna distinguere fra Wuhan, dove l’epidemia è cominciata ed è esplosa, e il resto della Cina, dove l’epidemia è arrivata più tardi”, ha detto il fisico all’ANSA – “A Wuhan il picco è possibile fra 2-3 settimane, ossia tra fine febbraio e primi di marzo: in questi calcoli c’è sempre un margine di incertezza nell’ordine di una settimana”.

Sul fronte internazionale si è svolto un incontro europeo a Bruxelles dove i ministri della salute hanno valutato le misure più incisive per fronteggiare l’emergenza. Presente il ministro della salute italiano Roberto Speranza che nel corso del suo intervento ha invitato i patners europei a non sottovalutare i rischi legati all’epidemia e ha chiesto una risposta forte e coordinata da parte dell’Europa.

“È stata una discussione seria – ha dichiarato Speranza – in cui è emersa la necessità di rafforzare la nostra risposta comune a livello Europeo, come rimarcato nelle conclusioni. L’Italia mantiene il livello più alto di controllo e salvaguardia ispirandosi al principio della massima precauzione. La direzione assunta è quella giusta”.

ITALIA

Pechino ha autorizzato il volo per il rientro in Italia, previsto per sabato, di Niccolò lo studente bloccato a Wuhan perchè risultato febbricitante.

Il giovane come da protocollo sarà sottoposto ad un periodo di osservazione.

Dall’Istituto Spallanzani di Roma sono stati dimessi 20 cinesi che facevano parte della comitivia della coppia cinese risultata positiva al test di Coronavirus e che resta ricoverata in terapia intensiva in condizioni stabili. Migliorano le condizioni del giovane ricercatore italiano risultato positivo al test. Sempre presso lo Spallanzani sono 13 le persone ricoverate in attesa dei risultati del test.

Percezione del rischio esagerata nell’opinione pubblica. È in sintesi l’analisi sul ruolo dei media in merito al tema del nuovo Coronavirus di un articolo (‘Tonign down the 2019-nCov media hype-and restoring hop’) pubblicato su ‘The Lancet – Respiratory Medicine‘ scritto dal prof. Giuseppe Ippolito, Direttore scientifico dell’’spedale Spallanzani in collaborazione con altri colleghi. “La crescita di informazione sul web – ha detto all’ANSA – non permette di approfondire e distingure le notizie vere da quelle false. Il rischio è quello di portare al pubblico delle informazioni che aumentano le forme di discriminazione. I paesei europei e quelli nord americani hanno identificato modalità come l’isolamento delle persone e l’informazione alla popolazione che, a nostro giudizio, devono essere condivise come un successo di gestione e non come un aumento di allarmismo. Dobbiamo evitare che le persone abbiano paura”.

Nicoletta Mele
Nicoletta Mele
Laureata in scienze politiche. Dal 2001 iscritta all’ Ordine Nazionale dei Giornalisti. Ha collaborato con testate giornalistiche e uffici stampa. Dopo aver conseguito il master in “ Gestione e marketing di imprese in Tv digitale”, ha lavorato per 12 anni in Rai, occupandosi di programmi di servizio e intrattenimento. Dal 2017 è Direttore Responsabile di Health Online, periodico di informazione sulla sanità integrativa.

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