Un minuto di corsa per la buona salute delle ossa

Secondo una ricerca inglese, un singolo minuto di esercizio fisico intenso ogni giorno, come una breve corsa, garantirebbe una migliore salute delle ossa nelle donne.

È tutta una questione di tempo. Stando a un gruppo di ricercatori delle università di Exeter e di Leicester (Regno Unito) un singolo minuto di esercizio fisico intenso ogni giorno, come una breve corsa, garantirebbe una migliore salute delle ossa nelle donne. Diverso invece il quadro riguardante gli uomini. Si tratta di una ricerca pubblicata sull’International Journal of Epidemiology con la quale si dimostra che coloro che hanno fatto brevi sessioni di attività ad alta intensità di carico avevano una migliore salute ossea.
La buona salute ossea ha molti vantaggi per la salute, incluso un rischio ridotto di fratture in età adulta. A causa dei cambiamenti ormonali, le donne che affrontano la fase della menopausa sono ad alto rischio di sviluppare osteoporosi e sono interessate da una debolezza ossea. Tuttavia è noto che questo rischio diminuisca con l’aumentare dell’attività fisica, purché questa influisca decisamente sulle ossa. Pertanto gli esperti consigliano alle quote rosa di mettere da parte cyclette e costumi da bagno per nuoto e di dedicarsi a salti, ginnastica e corsetta quotidiana. La forza di gravità e le contrazioni muscolari, infatti fungono da stimolo per la formazione dell’osso stesso. Per stabilire quanta debba essere questa attività, i ricercatori dell’Università di Exeter e dell’Università di Leicester hanno esaminato i dati relativi a più di 2.500 donne e hanno confrontato i livelli di attività (misurati dai monitor a polso) con la salute delle ossa (misurata con scansione ad ultrasuoni dell’osso del tallone).

Hanno così scoperto che le donne che in media hanno fatto 60-120 secondi di attività ad alta intensità al giorno hanno una salute ossea del 4% migliore rispetto a quelli che hanno fatto meno di un minuto. I miglioramenti aumentavano al crescere del tempo dedicato: hanno infatti trovato una salute ossea del 6% migliore tra coloro che hanno corso più di due minuti al giorno. Esempi di questo tipo di attività fisica sono fare jogging su una media distanza per le donne in pre-menopausa o una fare una corsetta a intensità più moderata.
L’associazione tra condizioni dell’osso e attività fisica a questo punto è più che chiara anche se “non possiamo essere certi e dire che questo tipo di attività fisica porti a una migliore salute delle ossa o che le donne con ossa in miglior salute facciano più esercizio”, ha precisato Victoria Stiles, una delle scienziate che hanno lavorato a questa ricerca. In ogni caso gli esperti ribadiscono l’importanza del movimento fisico per le donne: camminare di più e magari fare qualche passo correndo, può contribuire a ridurre il rischio di osteoporosi e di fratture soprattutto se si è in età più avanzata.
Per quanto riguarda gli uomini, invece, risulta che giocare a calcio favorisca di gran lunga lo sviluppo delle ossa, soprattutto negli adolescenti essendo questi in piena formazione fisica. Questo sport, a differenza di molti altri, si pensi alla pallavolo, al ciclismo o al nuoto, è associato a un maggior aumento della massa ossea dopo un anno di allenamenti. Gli esperti, coordinati da Dimitris Vlachopoulos sempre presso i dipartimenti di medicina dell’Università di Exeter in Gran Bretagna, sono giunti a queste conclusioni dopo aver studiato i cambiamenti ossei e di sviluppo muscolare di 116 adolescenti di 12-14 anni, sottoposti a vari esami per misurare l’accrescimento osseo e la densità ossea (ad esempio radiografia del collo del femore). L’adolescenza è un periodo critico per l’accrescimento osseo, per cui se le ossa non si sviluppano adeguatamente in quegli anni, si arriva alla prima età adulta con meno densità ossea e col tempo si va incontro a maggior rischio fratture e osteoporosi. Gli esperti hanno osservato che, rispetto ad altri sport, il calcio è associato a maggior accrescimento osseo dopo un anno di pratica.

Alessandro Notarnicola
Alessandro Notarnicola
Mi occupo di giornalismo e critica cinematografica. Dopo la laurea in Lettere e Filosofia nel 2013, nel 2016 ho conseguito la Laurea Magistrale in "Editoria e Scrittura". Da qualche anno mi sono concentrato sull'attività della Santa Sede e sui principali eventi che coinvolgono la Chiesa cattolica in Italia e nel mondo intero.

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