La
terminologia medica “Sindrome di Asperger”, si riferisce ad un grave disturbo
dello sviluppo caratterizzato dalla presenza di difficoltà evidenti
nell’interazione sociale e da schemi inusuali e limitati di interessi e
comportamento.
Questa
malattia viene riconosciuta, a volte, anche come High Functioning Autism in
quanto, numerosi studi, hanno notato delle similitudini con l’autismo senza
ritardo mentale.
Tuttavia, le
correlazioni tra le due malattie non vengono ancora oggi del tutto
riconosciuta.
Per molti
anni, di conseguenza, è esistita molto confusione intorno al significato della Sindrome
di Asperger fino a quando è stata resa ufficiale prima del 2000 in seguito a
vari esami in cui sono stati coinvolti più di mille bambini e adolescenti
affetti da autismo e da disturbi correlati.
Le indagini
effettuate avevano dimostrato che la Sindrome di Asperger poteva essere inclusa
all’interno di una categoria diagnostica che include i disturbi pervasivi dello
sviluppo ed è diversa dall’autismo.
Nonostante
questa classificazione, la conoscenza della Sindrome di Asperger rimane ancora
molto limitata. Ad esempio, non si sa con certezza quanto essa sia realmente
diffusa, né quanto rilevante sia il rapporto tra maschi e femmine e neppure
quanto sia forte l’impatto dei legami genetici nell’aumento delle probabilità
di trovare le stesse condizioni fra la parentela.
Inoltre,
secondo una statistica inglese la malattia condivide con l’autismo le seguenti
caratteristiche:
- difficoltà ad intraprendere nuove relazioni sociali;
- problemi di comunicazione;
- comportamenti ripetitivi e stereotipati;
- attività e interessi limitati;
- iperattività e deficit dell’attenzione;
- ansia e depressione.
Insieme a
questi sintomi, ve ne sono degli altri proprio tipici della Sindrome che
riguardano ed influenzano ambiti più disparati: il linguaggio, i rapporti
sociali, la comunicazione, le capacità motorie, il comportamento e gli
interessi quotidiani.
Sembrerebbe
che le prime manifestazioni patologiche compaiono entro i tre anni di età, ma spesso
ci si accorge di qualche anomalia solamente nel momento in cui l’individuo
malato va a scuola e inizia a rapportarsi quotidianamente con i coetanei e gli
insegnanti. Da questo momento in poi, i pazienti con Sindrome di Asperger
possono apparire, infatti, come dei bambini egocentrici e stravaganti in una
maniera tale da farli isolare dal resto della comunità.
Non è stata
ancora trovata una cura grazie alla quale poter guarire definitivamente dalla
sindrome di Asperger. Tuttavia, esistono differenti contromisure terapeutiche
mirate a migliorare, nello specifico, l’aspetto comunicativo e le interazioni
sociali difficoltose, le ossessioni maniacali, l’ansia, lo stato depressivo e
l’iperattività.
La
somministrazione di farmaci specifici è molto utilizzata, specialmente quando
la è ormai ad uno stadio avanzato. Nel dettaglio, si cerca di controllare e
limitare la depressione, l’agitazione, il deficit di attenzione e l’eccitazione
eccessiva.
Ad ogni modo risulta essenziale mettere in atto, il più presto possibile, una terapia accurata che consiste nell’educare i pazienti alle regole della socializzazione, incitare il superamento delle manie ossessive ed informare della malattia gli insegnanti e i colleghi di lavoro. Sono tutti rimedi cruciale al fine di migliorare drasticamente la qualità della vita di un paziente.