Epilessia tra i banchi di scuola, un corso a cura dei professionisti del Bambino Gesù di Roma

Numeri da capogiro che evidenziano l’entità del progetto ancora una volta firmato dall’Ospedale Bambino Gesù di Roma e che relaziona il mondo della scuola al dramma dell’epilessia. Oltre 2000 tra insegnanti, operatori scolastici e studenti, più di 100 scuole di Roma e provincia preparate ad affrontate e a gestire in classe le crisi convulsive. Sono questi alcuni dei risultati di “La scuola non ha paura delle crisi”, il progetto di formazione promosso dal nosocomio della Santa Sede nell’ambito delle iniziative coordinate in Italia dalla Lega Italiana contro l’Epilessia (LICE) per la Giornata Mondiale dell’epilessia che si tiene ogni secondo lunedì di febbraio. Grazie al lavoro svolto dall’avvio del progetto cinque anni fa, sono state 17 le crisi epilettiche gestite in classe ricorrendo alle corrette manovre di assistenza.

Sono infatti due gli appuntamenti in programma per la mattinata e il primo pomeriggio di lunedì 10 febbraio  – alle 10,30 e alle 15 – a cui prenderanno parte circa 300 persone, tra operatori scolastici e adolescenti per ascoltare la “lezione di Ps” a cura del personale specializzato dell’Ospedale Pediatrico. Nel corso delle due tappe infatti i professionisti del Bambino Gesù insegneranno ai partecipanti a gestire gli attacchi epilettici in classe con l’ausilio di video tutorial, esempi pratici, strumenti tecnici e teoria, con particolare attenzione alla corretta e tempestiva modalità di somministrazione dei farmaci durante una crisi.

Circa il 30% delle crisi epilettiche si manifesta in classe; inoltre, il 40% delle chiamate al 112 che partono dalle scuole riguarda i casi di crisi epilettiche. Il 90% delle crisi dura meno di 2 minuti, in alcuni casi possono durare di più e rendere necessaria una assistenza d’urgenza anche con il ricovero in terapia intensiva. In tutte queste situazioni la somministrazione corretta e tempestiva dei farmaci specifici interrompe la crisi, può evitare il ricovero e soprattutto gravi conseguenze per il paziente.

Il progetto dell’Ospedale Pediatrico della Santa Sede prevede un appuntamento formativo annuale presso l’Auditorium “Valerio Nobili” di Roma San Paolo (in concomitanza con Giornata Mondiale dell’epilessia) e una serie di lezioni interattive negli istituti scolastici che aderiscono all’iniziativa. Sono stati già educati più di 2000 operatori in varie scuole di Roma e del Lazio. All’ospedale Pediatrico Bambino Gesù nel 2019 sono state eseguite oltre 1816 prestazioni ambulatoriali, 2983 ricoveri tra ordinari e in day hospital di bambini e adolescenti con epilessie, pari a circa il 60% delle attività dell’unità Operativa Complessa di Neurologia. Dal 2010 ad oggi sono stati eseguiti più di 250 interventi chirurgici con una percentuale di successo pari al 70%. Vale a dire che 7 bambini su 10 sono guariti completamente. Quanto più l’intervento è precoce, tanto meno gravi saranno le conseguenze della malattia

Ad essere più colpiti dall’epilessia sono i bambini prima della pubertà. Il 30% di tutte le epilessie è resistente ai farmaci: di queste solo il 10-15% può essere trattata con la chirurgia.

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