IL CONSUMO DI CAFFÈ RIDUCE IL RISCHIO DI CIRROSI EPATICA

Caffè e cirrosi epatica

IL CONSUMO DI CAFFÈ RIDUCE IL RISCHIO DI CIRROSI EPATICA
 
Per gli amanti del caffè, una delle bevande nella top five italiana, arriva un’altra buona notizia. In passato, già diversi studi avrebbero evidenziato che bere caffé riduce il rischio di diabete, di cancro al colon e protegge dalle malattie gengivali e dentali e sarebbe utile anche per la vista. Ora si è scoperto che ha un ulteriore effetto positivo: riduce il rischio di cirrosi epatica.
IL CONSUMO DI CAFFÈ RIDUCE IL RISCHIO DI CIRROSI EPATICANei paesi industrializzati l’epatite C e il consumo eccessivo di alcol sono le cause più comuni della patologia, stando alle stime circa il 10-20% degli alcolisti la sviluppa. Il fegato, infatti, degrada l’alcol in sostanze chimiche tossiche, alcune delle quali scatenano l’infiammazione che porta alla cirrosi. La cirrosi alcolica si sviluppa generalmente dopo 10-15 anni di abuso di alcol.
Il fegato si deteriora lentamente e non funziona più a causa di lesioni croniche. Il tessuto cicatriziale sostituisce il tessuto epatico sano, bloccando parzialmente il flusso del sangue diretto all’organo. Un fegato sano, necessario per la sopravvivenza, è in grado di rigenerare la maggior parte delle proprie cellule nel momento in cui esse vengono danneggiate; nel caso di cirrosi, il fegato non può più efficacemente sostituire le cellule danneggiate.
È una malattia che colpisce di più gli uomini.
In che modo il consumo di caffè porterebbe alla riduzione del rischio?
La scoperta arriva da una nuova ricerca condotta dagli scienziati della O. J. Kennedy dell’Università di Southampton in Inghilterra e pubblicata sulla rivista scientifica “Alimentary Pharmacology and Therapeutics”, secondo la quale il consumo di due tazze di caffè al giorno può avere effetti protettivi contro le la cirrosi del fegato anche per il 44%. Il consumo della bevanda, nota fin dall’antichità, è stato infatti associato a una significativa riduzione dello sviluppo della cirrosi. La conferma è avvenuta dopo aver esaminato i dati di 432.000 soggetti pazienti, raccolti nelle visite effettuate durante otto dei nove studi.
Quindi via libera al consumo di qualche tazzina in più di caffè, soprattutto per chi proprio non riesce a farne a meno, ma Mutua Mba, ricorda che è sempre meglio non esagerare e limitarsi a rispettare le dosi consigliate per evitare gli effetti collaterali dell’assunzione di troppa caffeina.

Nicoletta Mele
Nicoletta Mele
Laureata in scienze politiche. Dal 2001 iscritta all’ Ordine Nazionale dei Giornalisti. Ha collaborato con testate giornalistiche e uffici stampa. Dopo aver conseguito il master in “ Gestione e marketing di imprese in Tv digitale”, ha lavorato per 12 anni in Rai, occupandosi di programmi di servizio e intrattenimento. Dal 2017 è Direttore Responsabile di Health Online, periodico di informazione sulla sanità integrativa.

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