Bambini ipovedenti, presto i mattoncini colorati Lego saranno Braille

Giocare è un diritto di tutti i bambini, nessuno escluso. Mirabile e pionieristica la trovata della Fondazione Lego e del Gruppo Lego che hanno lanciato sul mercato internazionale confezioni con serie speciali di mattoncini (250) pensati appositamente per aiutare i piccoli non vedenti ad apprendere l’alfabeto Braille in diverse lingue. E al tempo stesso consentirà loro di giocare sviluppando fantasia e creatività con i mattoncini Lego tradizionali, con i quali i Lego Braille saranno totalmente compatibili.

Il progetto infatti si chiama LEGO Braille Bricks e, come specifica la stessa multinazionale, è stato proposto per la prima volta alla Fondazione Lego nel 2011 dall’Associazione danese dei non vedenti e nel 2017 dalla Dorina Nowill Foundation for the Blind con sede in Brasile. Da quel momento, il progetto è stato perfezionato anche grazie alla collaborazione tra le associazioni di non vendenti della Danimarca, del Brasile, del Regno Unito e della Norvegia. I primi prototipi sono già in fase di test in questi stessi paesi. Con migliaia di audiolibri e programmi per computer ora disponibili, meno bambini imparano a leggere il Braille. Per “casa Lego” questo rappresenta una criticità non da poco dal momento che gli utenti del Braille sono spesso più indipendenti, hanno un livello di istruzione superiore e migliori opportunità di lavoro. “Siamo fermamente convinti – dichiara Lego – che LEGO Braille Bricks possa contribuire ad aumentare il livello di interesse per l’apprendimento del Braille, quindi siamo entusiasti che la Fondazione LEGO stia rendendo possibile ciò e che lo porterà ai bambini di tutto il mondo”.

I mattoncini Braille LEGO saranno stampati con lo stesso numero di borchie utilizzate per le singole lettere e numeri dell’alfabeto Braille, pur rimanendo pienamente compatibili con il sistema giocabile LEGO. Per garantire che il prodotto sia il migliore possibile e che consenta a insegnanti vedenti, studenti e membri della famiglia di interagire in condizioni di parità, ogni mattone conterrà anche una lettera o un carattere stampato. Il direttore artistico senior di LEGO Group, Morten Bonde, quasi del tutto ipovedente, ha contribuito direttamente alla lavorazione del progetto. “Le reazioni di studenti e insegnanti a LEGO Braille Bricks – ha commentato – sono state di grande ispirazione e mi hanno ricordato che gli unici limiti che avrò nella vita sono quelli che creerò nella mia mente. L’impegno che i bambini mettono per il loro interesse a essere indipendenti e inclusi in condizioni di parità nella società è evidente. Sono commosso nel vedere l’impatto che questo prodotto ha sullo sviluppo dei diversi aspetti della crescita dei bambini non vedenti e ipovedenti”.

Alessandro Notarnicola
Alessandro Notarnicola
Mi occupo di giornalismo e critica cinematografica. Dopo la laurea in Lettere e Filosofia nel 2013, nel 2016 ho conseguito la Laurea Magistrale in "Editoria e Scrittura". Da qualche anno mi sono concentrato sull'attività della Santa Sede e sui principali eventi che coinvolgono la Chiesa cattolica in Italia e nel mondo intero.

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