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Giornata nazionale sulla SLA, in Italia oltre 3.500 malati

Domenica 21 settembre si celebrerà la 18esima Giornata nazionale sulla SLA – Sclerosi Laterale Amiotrofica, malattia neurodegenerativa progressiva che colpisce i motoneuroni, compromettendo la capacità di muoversi, parlare e respirare. Contestualmente all’iniziativa promossa da AISLA – Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica, dal 18 al 21 settembre, avrà luogo la campagna nazionale ‘Coloriamo l’Italia di verde’, che vedrà l’illuminazione in verde di piazze e monumenti italiani, simbolo del colore della speranza. L’iniziativa, al suo settimo anno, ha già coinvolto oltre 100 Comuni italiani, si inserisce nell’ambito della ricca programmazione di iniziative ed eventi tesi a informare e sensibilizzare i cittadini su questa malattia.
La Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA), anche nota come ‘Morbo di Lou Gehrig’, ‘malattia di Charcot’ o ‘malattia del motoneurone’, è una malattia che colpisce i motoneuroni, ovvero le cellule nervose cerebrali e del midollo spinale che consentono i movimenti della muscolatura volontaria. In Italia si stimano almeno 3.500 malati e 1.000 nuovi casi ogni anno. Esistono due gruppi di motoneuroni: il primo (primo motoneurone o motoneurone corticale), collocato all’interno della corteccia cerebrale, trasporta il segnale nervoso attraverso prolungamenti che dal cervello arrivano al midollo spinale. Il secondo è formato da cellule nervose che trasportano il segnale dal tronco encefalico e dal midollo spinale ai muscoli.
Come informa Aisla, questa patologia è caratterizzata dal fatto che sia il primo che il secondo motoneurone vanno incontro a degenerazione e muoiono. La morte di queste cellule avviene gradualmente nel corso di mesi o anche anni. I primi segni della malattia compaiono quando la perdita progressiva dei motoneuroni supera la capacità di compenso dei motoneuroni superstiti fino ad arrivare ad una progressiva perdita di forza muscolare, ma, nella maggior parte dei casi, con risparmio delle funzioni cognitive, sensoriali, sessuali e sfinteriali (vescicali ed intestinali).
La SLA presenta una caratteristica che la rende particolarmente drammatica: pur bloccando progressivamente tutti i muscoli, non toglie la capacità di pensare e la volontà di rapportarsi agli altri. La mente resta vigile ma prigioniera in un corpo che diventa via via immobile. Occorre tuttavia precisare che in una minoranza dei casi, si possono avere alterazioni cognitive, per lo più di lieve entità, ma talora tali da configurare un quadro di demenza fronto-temporale. Questa forma di demenza è nettamente distinta dalla più frequente demenza di Alzheimer, in quanto si caratterizza prevalentemente per alterazioni del comportamento, piuttosto che compromissione di memoria o linguaggio.