8 settembre: Giornata mondiale delle Fisioterapia

L’obiettivo della Giornata mondiale della fisioterapia è sensibilizzare l’opinione pubblica sui benefici e sull’importanza del ruolo del fisioterapista, ed è un’opportunità per i professionisti e le organizzazioni di tutto il mondo di esaltare il loro contributo alla salute globale.

Riconoscere il grande lavoro che i fisioterapisti svolgono per i loro pazienti e la comunità. Questo in sintesi  l’obiettivo della Giornata mondiale della Fisioterapia, che annualmente dal 1996 la WCPT (World Confederation for Physical Therapy) si celebra l’8 settembre. Giornata da intendersi chiaramente come una occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica sui benefici e sull’importanza del ruolo del fisioterapista, oltre che l’opportunità per i professionisti e le organizzazioni di tutto il mondo di esaltare il loro contributo alla salute globale.
In Italia AIFI, l’Associazione Italiana Fisioterapisti, aderisce con tutte le regioni che hanno organizzato eventi per coinvolgere i cittadini e dimostrare quanto sia importante il sostegno al loro benessere.
Un supporto, tuttavia, messo a repentaglio dall’alta percentuale di abusivi presenti sul territorio. Ecco perché AIFI per il ‘suo’ 8 settembre ha dato vita alla campagna caratterizzata dallo slogan #LeManiGiuste, che si svilupperà su diversi canali di promozione come social network e locandine: lo scopo è far capire che il fisioterapista lavora in molti ambiti della riabilitazione ma anche della prevenzione. Ma è fondamentale affidarsi a mani sicure, quelle di un professionista legalmente riconosciuto e competente. Saranno i FisioTipTop, delle cartoline illustrate distribuite in tutta Italia, ad avere il compito di informare il cittadino con consigli pratici e chiarimenti. La campagna si avvale anche del supporto delle farmacie e di Federfarma, con quest’ultima che ha dato il suo patrocinio all’evento permettendo a molti fisioterapisti di offrire gratuitamente le loro consulenze ai cittadini interessati.

La fisioterapia è una branca antica della medicina e si occupa della prevenzione, cura e riabilitazione dei pazienti affetti da patologie o disfunzioni congenite o acquisite in ambito muscoloscheletrico, neurologico e viscerale attraverso molteplici interventi terapeutici, quali: terapia fisica, terapia manuale/manipolativa, massoterapia, terapia posturale, chinesiterapia e altre.
Nell’antichità medici come Ippocrate e Galeno avevano già delle conoscenze di fisioterapia, dal momento che proponevano trattamenti come il massaggio, tecniche di terapia manuale e idroterapia già nel 480 a.C. Tuttavia, le prime origini di questa particolare branca della medicina sono documentate attorno al ‘700 con il francese Clément Joseph Tissot e con lo svedese Pehr Henrik Ling, padre della “ginnastica svedese”, che fondò nel 1813 il “Royal Central Institute of Gymnastics” (RCIG) per massaggi, manipolazioni ed esercizi. Nata come ginnastica per malati, presto la fisioerapia venne riconosciuta in Gran Bretagna con l’istituzione della “Chartered Society of Physiotherapy”, in Nuova Zelanda, e dal 1921 negli Stati Uniti, dove venne pubblicato il primo lavoro di ricerca sulla “PT Review”.
Oggi la disciplina è presente in tutti gli Atenei del mondo e sono proprio le università a presentare la figura del fisioterapista che svolge in strutture sanitarie pubbliche o private interventi di prevenzione, cura e riabilitazione nelle aree della motricità, delle funzioni corticali superiori e viscerali per patologie a varia eziologia, congenita od acquisita, in tutte le fasce di età. Riferendosi alla diagnosi e alle prescrizioni del medico, nell’ambito delle loro competenze, i fisioterapisti elaborano, anche in equipe multidisciplinare, il programma di riabilitazione volto all’individuazione e al superamento del bisogno di salute della persona disabile. Praticano, inoltre, terapie di rieducazione funzionale delle disabilità motorie, psicomotorie e cognitive utilizzando terapie fisiche, manuali e occupazionali, propongono l’adozione di protesi ed ausili, ne addestrano all’uso, ne verificano l’efficacia accertando la rispondenza della tecnica riabilitativa adottata agli obiettivi di recupero funzionale.
 

Alessandro Notarnicola
Alessandro Notarnicola
Mi occupo di giornalismo e critica cinematografica. Dopo la laurea in Lettere e Filosofia nel 2013, nel 2016 ho conseguito la Laurea Magistrale in "Editoria e Scrittura". Da qualche anno mi sono concentrato sull'attività della Santa Sede e sui principali eventi che coinvolgono la Chiesa cattolica in Italia e nel mondo intero.

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