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Troppo sale nell’alimentazione è nocivo alla salute, si apre la settimana tematica

L’uso eccessivo di sale, e quindi di sodio, può causare diverse patologie, tra cui ipertensione arteriosa, malattie cardiovascolari, problemi renali, osteoporosi e, in alcuni casi, alcuni tipi di tumore. Se ne parlerà da lunedì 12 a domenica 18 maggio in occasione della Settimana mondiale di sensibilizzazione per la riduzione del consumo alimentare di sale, promossa dalla World Action on Salt, Sugar and Health (WASSH), Associazione costituita nel 2005 con partner in 100 Paesi dei diversi continenti.
L’Organizzazione mondiale della sanità ha stimato, nel mondo, un consumo medio giornaliero di sale nel 2021 nella popolazione di età superiore ai 25 anni di 12 grammi negli uomini e 10 grammi nelle donne e che l’eccessivo introito alimentare di sale causi circa 2 milioni di morti ogni anno per malattie cardiovascolari. In Italia, anche grazie all’impegno del Ministero della Salute, vengono condotte dall’Istituto Superiore di Sanità periodiche indagini di popolazione (health examination survey – Progetto CUORE) che prevedono il monitoraggio del consumo di sale giornaliero nella popolazione generale. I dati preliminari su 12 Regioni di una nuova indagine relativa al periodo 2023-2024 evidenziano che l’assunzione media di sale in campioni casuali di popolazione generale di età compresa tra i 35 e i 74 anni è stata rispettivamente di 9,3 g negli uomini e 7,2 g nelle donne, stabile rispetto alla rilevazione 2018-2019 e diminuita di circa il 12% rispetto al periodo 2008-2012. Da questi dati preliminari emerge, altresì, che solo il 10% degli uomini e il 24% delle donne ha un adeguato consumo di sale, ovvero inferiore a 5 grammi al giorno.
WASSH agisce per migliorare la salute delle popolazioni attraverso la graduale riduzione dell’introito di sale fino a meno di 5 grammi al giorno (corrispondenti a circa 2 grammi di sodio), il target raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della sanità (OMS). Un consumo eccessivo di sale favorisce, infatti, un aumento della pressione arteriosa, con conseguente incremento del rischio di insorgenza di gravi patologie cardio-cerebrovascolari correlate all’ipertensione arteriosa, quali infarto del miocardio e ictus, ed è stato associato ad altre malattie croniche, quali tumori, in particolare dello stomaco, osteoporosi e malattie renali. Dal 2020 WASSH include anche un focus su zucchero e calorie in eccesso, che mira a ridurre l’introito dello zucchero aggiunto ampliando, così, l’impegno per promuovere nei Paesi di tutto il mondo un’alimentazione più sana.
Il tema dell’edizione 2025 è ‘It’s time to swap out the salt!’ (‘È tempo di sostituire il sale’) e mira a sensibilizzare i Governi sulla necessità di mettere in atto o rafforzare politiche volte a diminuire la quantità di sale nel cibo e di incoraggiare l’industria alimentare a ridurre il contenuto di sale nei propri prodotti, nonché a ricordare alla popolazione l’importanza di utilizzare meno sale in cucina e a tavola, prestando particolare attenzione anche al sale già presente negli alimenti di tutti i giorni.