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Misure contro il traffico di droghe sintetiche: il nuovo Regolamento entra in vigore

Il 14 agosto è entrato in vigore il Regolamento delegato (UE) 2025/1475 della Commissione europea, adottato il 21 maggio e pubblicato il 25 luglio nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea. Il provvedimento segna unulteriore passo nella lotta contro la produzione e il traffico illecito di droghe sintetiche, in particolare del fentanil e dei suoi analoghi, sostanze oppiacee sintetiche responsabili di una crescente emergenza sanitaria a livello globale.
Con il nuovo Regolamento, la Commissione ha aggiornato l’elenco delle sostanze considerate ‘precursori’ di stupefacenti, quelle sostanze chimiche cioè che possono essere utilizzate per la sintesi illecita di droghe. In particolare, sono stati aggiunti due composti chimici alla categoria 1 dell’allegato I del Regolamento (CE) n. 273/2004: 4-piperidone e 1-boc-4-piperidone.
Entrambi sono ampiamente utilizzati nella maggior parte dei metodi di sintesi illecita del fentanil e dei suoi derivati. Sono infatti sostanze facilmente reperibili e trasformabili, attraverso procedimenti chimici relativamente semplici ed economici, in oppiacei altamente potenti.
Il Regolamento costituisce la base normativa dell’UE per il controllo dei precursori chimici. Stabilisce misure armonizzate per il monitoraggio e il controllo del commercio intracomunitario di queste sostanze, con l’obiettivo di prevenire la loro ‘diversione’, ovvero il loro utilizzo improprio nell’ambito della produzione di droga.
Con l’aggiornamento introdotto dal Regolamento 2025/1475, la Commissione mira a colmare un vuoto normativo evidenziato negli ultimi anni dall’espansione del mercato nero di oppiacei sintetici in Europa. L’inclusione dei due nuovi precursori nella categoria 1 implica un regime di controllo più stringente: gli operatori economici che maneggiano queste sostanze dovranno registrarsi, tenere registri dettagliati delle transazioni e segnalare qualsiasi attività sospetta alle autorità competenti.
La nuova normativa rafforza, dunque, l’arsenale giuridico dell’UE nel contrasto al narcotraffico, con particolare attenzione alle droghe sintetiche ad alta potenza, il cui impatto sulla salute pubblica è sempre più preoccupante.