La Pasqua in quarantena: come reagire ai disagi

La gita fuori porta, la grigliata, il pic-nic: sono le tradizionali attività nei giorni di Pasqua e Pasquetta. Ma in tempo di quarantena, i programmi sono tutti saltati.

Il lunedì dell’Angelo è tradizionalmente il giorno dedicato alla prima uscita all’aperto della stagione. Spesso si è guardato con apprensione al meteo, per sapere cosa si poteva organizzare. Le previsioni oggi promettono bel tempo, eppure in pochi esultano. La Pasqua 2020 si presenta in un aspetto nuovo per tutti: nessuna riunione di famiglia, nessun pranzo in agriturismo, niente giochi all’aria aperta. Gli italiani festeggeranno in isolamento. A causa dell’imposto lockdown, non solo sono proibite le escursioni, ma anche le riunioni di famiglia in casa.

Il provvedimento è necessario per continuare a contenere il contagio da Covid-19, soprattutto adesso che i dati cominciano a dare segnali positivi. Ma non si può nascondere che gli effetti negativi ci sono: sarebbe un errore sminuire o sottovalutare la situazione. Non si tratta solo di rinunciare a un pranzo al ristorante o posticipare una scampagnata con gli amici. Gli effetti della quarantena in casa e dell’isolamento sociale possono essere faticosi da smaltire, soprattutto per le categorie più fragili. E i giorni di festa amplificano queste sensazioni.

L’ISOLAMENTO AUMENTA LA DEPRESSIONE

Festa è sinonimo di compagnia. Qualsiasi sia l’occasione, una tavolata di amici e parenti, in casa o al ristorante, è il modo più comune per celebrare un giorno fuori dalla routine quotidiana. Doversene privare, rischia di gettare le persone in uno stato depressivo più o meno prolungato.

E’ un fenomeno cui si assiste sempre, durante le feste comandate. Normalmente, riguarda solo coloro che si ritrovano sole o, per vari motivi, escluse dal clima di euforia condiviso dalla maggioranza delle persone. E’ il caso di chi si trova in ospedale o in casa di cura, o di chi ha affrontato da poco una separazione e magari non ha i figli con sé; oppure di quanti si trovano lontano dalla famiglia per la prima volta, per un trasferimento. Le feste in queste condizioni accrescono la sensazione di solitudine per chi sente di vivere una condizione fuori dalla norma.

L’isolamento in questo caso ha appiattito le differenze. Tutti saranno costretti a un festeggiamento privato. Ma non sempre il male comune dimezza la fatica. Passare del tempo in compagnia è una valvola di sfogo importante per lo stress, e verrà a mancare per tutti. Il rischio è che il malumore cresca proprio a causa della sua diffusione; se attorno a noi nessuno è sereno, viene a mancare il supporto necessario per poter sfogare almeno parte del proprio malessere. Alcune categorie di persone sono particolarmente esposte: chi vive da solo, per esempio, potrebbe sentire ancora di più il peso della solitudine in un giorno di festa. Chi attendeva le vacanze pasquali per riunirsi ai familiari lontani, deve rinunciare a un momento di gioia importante.

LA VITA ALL’ ARIA APERTA AUMENTA LA CREATIVITA’

Da non sottovalutare poi la mancanza di attività all’aria aperta. La tradizionale gita di Pasquetta inaugurava la bella stagione. Non poterlo fare ha grandi ripercussioni sull’umore. Richard Ryan, riconosciuto come uno degli psicologi più influenti del secolo attuale, ha studiato a lungo la correlazione esistente fra attività all’aria aperta e miglioramento dell’umore. Come dice lui stesso: “La natura è il combustibile dell’anima. Spesso quando ci sentiamo affaticati o stanchi beviamo caffè, tuttavia la ricerca suggerisce che per

ricaricare le batterie è molto più fruttuoso stare nella natura”. Camminare su un prato all’aperto o in un bosco scarica lo stress e innalza il tono emozionale. Ma entrambe le cose sono ancora proibite.

Certo, ci possono essere diverse attività casalinghe che fanno sentire meglio. Per idearle però, bisogna essere creativi, abilità tipica dell’uomo anch’essa influenzata dalla natura. Paul Atchley, del dipartimento di Psicologia dell’Università della California del sud, ha compiuto una ricerca che dimostra come l’immersione in un ambiente naturale aumenti la creatività. Alcune persone, dopo quattro giorni passati nella natura, hanno dimostrato un aumento del 50% delle proprie abilità creative e di risoluzione dei problemi.

Restare chiusi fra mura di cemento può influire negativamente sulle risorse personali nell’affrontare i problemi e trovare soluzione

ECCO COME AFFRONTARE AL MEGLIO LA PASQUA

Quindi è tutto perduto? Assolutamente no. Sarà una Pasqua diversa dal solito, unica nel proprio genere. Ma si può trovare il modo per passare giorni sereni anche durante la quarantena. Ecco i consigli

– MANTENERE I RITMI DEI GIORNI DI FESTA

Come per i giorni feriali, anche per queste giornate il consiglio è di cercare una normalità. La scuola ferma le lezioni a distanza per le vacanze, e anche chi sta lavorando ha ritmi diversi. Quindi ci si goda le giornate come si fa di solito. Concesso dormire un po’ di più, e svagarsi dando spazio a hobby e passioni. Aiuterà a trovare una fonte di rilassamento

– PREPARARE I FESTEGGIAMENTI

Chi è amante della cucina e di solito preparava dolci e pietanze particolari, non ci rinunci. Anche se si è soli o nel proprio nucleo familiare, organizzarsi per mettere in tavola un menù diverso da solito aiuta a ricercare un clima festoso. Se si hanno bambini, preparare con loro lavoretti a tema è una buona occasione per passare insieme tempo di qualità. Apparecchiare con cura e vestirsi bene, anche per la tavola della propria cucina, sono accortezze che aiutano a innalzare l’umore en l’autostima.

– FATE ENTRARE LA NATURA IN CASA

Sfruttate ogni occasione possibile per avvicinarvi all’aria aperta. In città pochi hanno uno spazio aperto privato. Ma quasi tutti possono utilizzare un balcone. Organizzate picnic fra i vasi di fiori e giochi con l’acqua. In casi estremi, aprite la finestra e godetevi il sole, anche in costume se volete.

– TELEFONATE E VIDEOCOLLEGAMENTI

Mandare auguri formali in serie e vignette scaricate da Internet è ormai una moda diffusa. Alle persone più care, si riservano quelli a voce. Ma ora che non si può incontrarsi, evitate di relegare i vostri pensieri a un semplice messaggio whatsapp. Organizzare una videochiamata di gruppo in famiglia aiuterà a sentirsi vicini pur nell’isolamento. Permettere a nonni e nipoti di vedersi sarà una piccola grande gioia per tutti. Se conoscete qualcuno che vive solo, fate una telefonata invece di inviare messaggio: il tempo investito sarà di conforto per entrambi.

Giuseppe Iannone
Giuseppe Iannone
Psicologo clinico e neuropsicologo, ha conseguito la Laurea in Neuroscienze Cliniche e Cognitive con specializzazione in Psicopatologia presso l’Università di Maastricht (Paesi Bassi). È iscritto all'Albo dell'Ordine degli Psicologi della Lombardia ed è sono autore di diverse pubblicazioni scientifiche. Possiede una seconda laurea in Pedagogia della Lingua e Cultura Italiana, conseguita a pieni voti presso l’Università per Stranieri di Siena e si occupa di consulenza linguistica e culturale in diverse aziende. Infine, è istruttore di tecniche di respirazione, di rilassamento, di training autogeno, di massaggio russo e di autodifesa presso la A.S.D. Systema Milano.

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