Igiene orale: se buona influenza condizione e benessere di tutti gli individui

Il 20 marzo è stata celebrata la Giornata Mondiale per la salute orale con il seguente slogan: “Pensa alla bocca, pensa alla salute”, un evento promosso dalla World Dental Federation (Fdi). L’Organizzazione mondiale della sanità ha affermato che una buona igiene orale influenza fortemente la condizione fisica e di benessere di tutti gli individui e può avere effetti anche molto pesanti sulla loro vita quotidiana. Ne abbiamo parlato con la dott.ssa Carolina Valente, igienista dentale e Presidente Associazione Nazionale igienisti dentali ANID, oltre che Docente e Coordinatore all’Università di Roma Tor Vergata e Direttore della Rivista “Focus “Igiene Dentale.
Pensa anche Lei, come sottolineato dall’OMS, che ci sia una stretta correlazione tra la salute orale e  quella generale del corpo?
Sono numerose in letteratura le prove che affermano la stretta correlazione tra salute orale e generale del corpo. Al di là della predisposizione genetica, è fondamentale agire sui fattori di rischio legati al nostro stile di vita, quindi il fumo e le metodiche di igiene orale, al fine di prevenire la “malattia parodontale”. E’ ormai certo che la “Parodontite” è una malattia causata da batteri patogeni presenti nella “placca dentale”; la reazione infiammatoria causata da questi batteri, scatena una serie di eventi che, a livello sistemico favoriscono l’insorgenza di malattie croniche quali le affezioni cardiovascolari, diabete, e anche eventi quali ad esempio il “parto pre-termine”.
Ci elenchi le pratiche più diffuse dell’igiene orale che possano garantire uno stato di benessere psico-fisico.
Sicuramente il benessere psico-fisico passa anche attraverso una bocca sana e curata. Bastano poche azioni mirate ogni giorno per prevenire molti problemi legati a  denti e gengive, che, se non curati possono causare patologie molto più gravi. E quindi  di fondamentale importanza la pulizia costante e quotidiana eseguita  almeno tre volte al giorno, la mattina e dopo i pasti principali.
Ad ogni paziente vengono impartite vere e proprie “lezioni di Igiene orale personalizzate” a seconda della conformazione della sua dentatura. I presidi igienici consigliati come spazzolino manuale, elettrico, filo interdentale, proxabrusch, collutori vengono prescritti individualmente  non tralasciando le abitudini del paziente, ma eventualmente correggendo od intensificando le sue  manovre.
E’ importante inoltre impartire suggerimenti riguardo l’alimentazione: prestare attenzione al consumo di dolciumi, chewing-gum, e cibi troppo collosi che possono favorire l’accumulo degli zuccheri negli spazi interdentali. Prediligere alimenti sani quali latte, yogurt, pesce, frutta e verdura di stagione, elementi preziosi per la salute e la protezione dei denti. Si consiglia inoltre di masticare molto e di non prediligere alimenti “ troppo morbidi”, la masticazione mette in moto i muscoli della bocca, favorendo quindi una autodetersione dell’intero cavo orale.

Ha avuto pazienti che Le esprimessero un malessere causato dall’insoddisfazione del loro sorriso? Se sì, come ha agito?
Molte persone vivono il disagio di un problema legato al proprio sorriso, soprattutto di natura estetica. Tale disagio spesso si ripercuote a livello emotivo, limitando le capacità comunicative e relazionali. E’ importante quindi, aiutare il paziente a riconquistare il suo”sorriso” ed a mantenerlo sano nel tempo. Agiremo in tal senso motivandolo ad una attenta prevenzione al fine di ottenere la sua massima compliance. Successivamente  sarà nostro compito svolgere azioni preventive mirate quali la cura dei tessuti di sostegno del dente, attraverso le tecniche preventodontiche . Solo dopo aver risanato i tessuti si potrà agire a livello estetico attraverso sedute di “Estetica dentale” e consigliare se necessario, una visita specialistica per un eventuale riallineamento dei denti.
Si sono mai consultati con Lei pazienti affetti dalla patologia “Blancorexia”, ovvero l’ossessione di avere denti bianchi?
Sicuramente a tutti piace sfoggiare un sorriso radioso! Bianco è sinonimo di dente sano e curato. Il problema sorge quando tale ricerca si trasforma in ossessione di avere denti bianchi come quelli sfoggiati dall’attore o dal sorriso visto sulle copertine di moda. Queste persone oltre agli sbiancamenti professionali, utilizzano prodotti fai da te, presenti in farmacia e supermercati. Il rischio è quello di andare incontro ad una accesa sensibilità del dente. Sempre più spesso, questi pazienti non contenti dei risultati ottenuti dagli “sbiancamenti dentali”,   riccorrono anche se non necessario,ad interventi quali: l’applicazione di faccette estetiche in ceramica ,che sicuramente rappresentano la  possibilità di realizzare la migliore cosmesi per i propri denti. Spetta a noi professionisti quindi, informare il paziente e consigliare le tecniche più idonee al fine di ottenere un sorriso curato, sicuramente estetico, ma senza incorrere a danni relativi alla struttura del dente.
Quali sono gli alimenti che incidono maggiormente sul colore dei nostri denti?
Il caffè nero è di sicuro uno degli alimenti che fa ingiallire maggiormente i denti. Abbiamo inoltre il the, la soia, il tannino presente nel vino rosso, le barbabietole , le rape rosse, il curry, la liquirizia, i mirtilli. I pazienti che fanno uso abitualmente di questi alimenti, assumono una colorazione “giallastra” dello smalto; tale discromia può favorire un maggior accumulo del “ biofilm batterico”. E’ consigliabile in questi casi eseguire una seduta di Igiene orale trimestrale per favorire il mantenimento della struttura dentaria. Una cattiva pulizia della cavità orale produce ulteriori malattie gravi. E’ ormai evidente l’associazione tra problemi del cavo orale e patologie come:

  • malattie cardio-vascolari
  • diabete
  • patologie polmonari

I batteri responsabili della malattia parodontale si diffondono per via ematica. Questi microrganismi si riproducono grazie ai residui di cibo presenti nel nostro cavo orale e agli acidi salivari presenti, formando un “Biofilm batterico”. Se questo non viene rimosso accuratamente attraverso le metodiche di igiene orale domiciliare, calcifica e diventa tartaro. Il tartaro causa gengivite che se trascurata può favorire la “Parodontite” con conseguenze ben più gravi. Numerosi studi clinici hanno evidenziato una forte associazione fra le parodontiiti e le malattie sistemiche sopracitate, soprattutto le malattie cardiovascolari. Le patologie citate e le parodontiti sono malattie multifattoriali che condividono fattori legati agli stili di vita come ad esempio “il fumo” e la risposta dell’individuo. Studi clinici effettuati dalla SidP (Società di Parodontologia) affermano che la rilevanza sociale delle parodontiti ed il probabile danno sistemico da esse causato, siano ragioni sufficienti per prendere in considerazione seriamente il problema ai fini di migliorarela salute e la qualitàdi vita dei cittadini.
 Denti non curati o infiammazioni gengivali possono avere conseguenze sull’intero organismo, per questo è importante mantenere una bocca sana. Quali consigli darebbe per una corretta igiene orale?
L’importanza della cura della nostra bocca è data dal fatto che questa è una delle principali  vie d’accesso all’organismo dei germi patogeni. Le malattie a carico dei tessuti molli del dente quali gengiviti e parodontiti e i denti cariati, consentono il propagarsi delle infezioni per via dei germi patogeni che si diffondono nell’organismo. E’ necessario quindi educare il paziente ad una corretta igiene orale domiciliare attraverso metodiche semplici: l’utilizzo dello spazzolino, del filo interdentale e degli antibatterici ed ai richiami periodici di Igiene orale professionale.
Ritiene che le scuole dovrebbero sviluppare più progetti per la promozione della salute orale?
Trovo che la scuola sia l’ambiente ideale per la diffusione.di tali progetti preventodontici. Purtroppo, da una recente indagine, si è visto che l’80% dei bambini non lava i denti dopo i pasti scolastici e consuma cibi e bevande zuccherine soprattutto nell’ambito delle ricreazioni scolastiche. Quindi educare il bambino ad una corretta igiene è di fondamentale importanza.  La scuola riveste quindi  un ruolo rilevante nella promozione della salute e nella prevenzione delle patologie orali. Bisognerebbe fare meno “pressing” mediatico ed incentivare le giornate di prevenzione nelle scuole dove purtroppo c’è ancora molta carenza. Infatti queste lezioni di “Prevenzione dentale” vengono promosse solo dalle Associazioni di categoria, mentre sarebbe opportuno che tali iniziative partissero dagli organi quali Ministero della Salute e dell’Istruzione e si svolgessero periodicamente come le consuete attività.
Crede che la bromopnea o alitosi possa provocare problematiche nelle relazioni sociali? Come cura questa problematica?
Credo che dal punto di vista delle relazioni sociali, l’alitosi sia una problematica che può suscitare notevole imbarazzo e ansia tali da condizionare le relazioni interpersonali. Quando ci si accorge di soffrire di Bromopnea, la cosa migliore da fare è quella di parlarne con il proprio igienista dentale che una volta igienizzato il cavo orale e impartite le indicazioni per il mantenimento della corretta “salute orale”, potrà stabilire se tale disagio proviene dalla bocca o meno. Quasi sempre l’alitosi è causata  da una scarsa igiene orale che come abbiamo già detto provoca gengiviti con forti infiammazioni dei tessuti tali da causare un alito pesante. Nell’ambito della nostra terapia preventodontica, sarà necessario informare ed istruire il paziente circa le metodiche da attuare per far fronte a tale disagio. Oltre quelle di routine di cui abbiamo ampiamente discusso ovvero spazzolamento, filo etc..sarà nostro compito insegnare all’individuo la tecnica di Igiene più appropriata attraverso lo “spazzolamento accurato della lingua”. La lingua va detersa partendo dal  dal terzo posteriore in avanti,infatti in quella zona è presente una maggiore proliferazione batterica, causata da un diffile accesso ai presidi igienici, quindi detergere anche guance e sciacquare per ultimo con un collutorio appropriato mantenendolo nel nostro cavo orale per almento trenta secondi. Evitare di mangiare cibi che causano un cattivo odore; limitare l’uso di sigarette, sigari, pipa, sigaretta elettronica; bere molta acqua per mantenere i tessuti sempre idratatati.

Beatrice Casella
Beatrice Casella
Laureata in economia internazionale e dello sviluppo, si è sempre appassionata del settore sanitario. Il tema della tesi di laurea triennale ha riguardato il tasso di mortalità infantile in Tanzania (paese dove ha vissuto alcuni anni). Per il suo master's degree si è concentrata sull'incidenza della politica e dell'economia nel garantire una salute globale. Praticante giornalista, ha lavorato a Milano con il Gruppo editoriale L'Espresso e attualmente lavora come Research Analyst per una società che si occupa di costruzioni sostenibili.

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