Beviamo un caffè? Fa bene allo spirito e alla salute!

Il caffè preso in piccole dosi, fa bene alla salute

 “Più lo mando giù, e più ti tira sù” , il caffè è un piacere, se non è buono che piacere è? recitava Nino Manfredi negli storici e popolarissimi spot pubblicitari della fine degli anni ’70 e rimasti impressi nelle menti degli italiani, popolo affezionato e abituale consumatore della spesso discriminata “tazzina di caffè”.Il caffè preso in piccole dosi, fa bene alla salute

Il caffè resta l’indiscussa bevanda che gli italiani preferiscono, tra i 18-65enni ben il 96,5% lo consuma di tanto in tanto (indagine AstraRicerche),perché bere un caffè significa anche momento di relax (soprattutto per le donne), piacere conviviale oltre che simbolo del nostro risveglio (80% del campione intervistato da AstraRicerche e il 58% non vi rinuncerebbe mai).
Il suo termine deriva da una parola araba “qahwa” utilizzata anche per dire “io stimolante”. E noi italiani lo sappiamo bene perché “per stimolarci” quando siamo giù di tono, ci gustiamo una bella tazzina di caffè.
L’Italia negli anni si è aggiudicata il primato di essere la patria dellespresso conquistando il mondo proprio per le sue caratteristiche uniche.
Da una recente indagine di AstraRicerche per conto di Consorzio Promozione Caffè, che ha intervistato online un campione di oltre 1.000 individui di etàcompresa tra i 18 e i 65 anni rappresentativi di circa 37.800.000 Italiani, è emerso che il 96,8% degli intervistati gradisce molto il gusto, il 94,6% l’odore prima di berlo, e il 77,2% il colore.
Per noi italiani bere il caffè è un’abitudine comune da consumare in famiglia, il 57%, con amici, il 45%, al lavoro o a scuola, il 41%.
Sono gli uomini, residenti al Nord-Ovest e nella parte meridionale del Paese, fino ai 54 anni che ne consumano di più. l’89% lo beve a casa, mentre il 78% al bar. I momenti nei quali è maggiormente concentrato il consumo di caffè,  al mattino (80%), il 59% a metà mattina, il 76% dopo i pasti, il 50% nel pomeriggio. Ma il caffè preferito, quello a cui più della metà dei consumatori non rinuncerebbe mai, è quello bevuto la mattina appena svegli (58%).
L’assunzione di caffè è vista soprattutto come una bevanda che dà la carica, che aiuta a stare svegli e a non addormentarsi (42%), migliorando la concentrazione e le prestazioni mentali di chi lo consuma (34%).
Dall’indagine è affiorato che il 27% sono forti consumatori, bevono più di 3 tazzine di caffè al giorno, il 36% con 2-3 al giorno e sempre il 27% è la percentuale dei deboli con un consumo di 1-2 tazzine quotidiane.
Caffè e salute vanno d’accordo o ci sono davvero delle controindicazioni per l’assunzione della “bevanda scura”?
Per non nuocere alla salute, 7 medici su 10 ne consigliano 3-4 tazzine al giorno.
Gli intervistati hanno affermato che il 10% dei medici di base ne concede fino a 4/5 al giorno e un altro 2% non da limiti perché sostieneche non ha nessuna controindicazione. Sul versante opposto, un 11% che non raccomanda l’assunzione per particolari condizioni di salute del paziente.
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Quali benefici per la salute può avere il caffè?
Nel corso degli anni, sono state diverse le ricerche in campo scientifico a dimostrazione che bere il caffè non solo non è nocivo, ma può anche aiutare nella prevenzione di determinate patologie, come malattie cardiovascolari e riduzione del rischio di ictus.
Per il giapponese, dottor Masato Tsutsui, la caffeina aiuta a migliorare il flusso sanguigno diminuendo il rischio di morte di malattie cardiovascolari. Il gruppo di ricercatori del dott. Tsutsui ha dimostrato, valutando il flusso sanguigno di un campione di 27 adulti sani, di età compresa tra i 22 e i 30 anni, in un lasso di tempo di 75 minuti dopo aver bevuto una tazzina di caffè, un aumento del 30% del flusso sanguigno e un lieve incremento della pressione sanguigna con il risultato di una migliore perfusione tissutale.
Non è finita qui. Sembrerebbe anche che la bevanda più amata e consumata dagli italiani faccia bene anche al fegato. Una ricerca ha dimostrato, con un test su un determinato numero di persone, consumatori abituali di 3 caffè giornalieri, confrontandoli poi con altrettanti che non ne hanno bevuto, che nei consumatori i livelli di enzimi erano più bassi nel sangue, con un fegato più sano.
Un altro professionista in campo scientifico, il dottor Frank Hu, professore di epidemiologia e nutrizione alla Harvard School of Public Health, e la sua squadra di ricercatori della Harvard Nurses’ Health Study ha verificato che il consumo di caffè abbasserebbe le probabilità di contrarre il diabete.
Sulla base, invece, di uno studio apparso sul Journal of the American Heart Association è stato provato che le donne che bevono almeno una tazza di caffè al giorno hanno un minore rischio di ictus rispetto alle donne che non ne bevono. I ricercatori svedesi che hanno condotto questa ricerca hanno seguito per dieci anni le abitudini di quasi 35.000 donne di età compresa tra i 49 e gli 83 anni, calcolando che il rischio ictus per le donne che bevevano almeno una tazza di caffè al giorno risultava dal 22 al 25 per cento più basso rispetto a quelle che ne bevevano meno o per niente.
Non è ancora chiaro come il caffè possa produrre tutti questi effetti benefici, ma il segreto sembra da riporsi nel gran numero di antiossidanti al suo interno e in attesa di ulteriori sviluppi, Mutua Mba
augura a tutti un sereno risveglio accompagnato da una gustosa tazzina di caffè..espresso!
 

Tags: salute
Nicoletta Mele
Nicoletta Mele
Laureata in scienze politiche. Dal 2001 iscritta all’ Ordine Nazionale dei Giornalisti. Ha collaborato con testate giornalistiche e uffici stampa. Dopo aver conseguito il master in “ Gestione e marketing di imprese in Tv digitale”, ha lavorato per 12 anni in Rai, occupandosi di programmi di servizio e intrattenimento. Dal 2017 è Direttore Responsabile di Health Online, periodico di informazione sulla sanità integrativa.

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