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Tumore ai polmoni, nasce un nuovo organismo di ricerca e formazione

Prevenzione e ricerca. Lo screening del tumore del polmone può evitare ogni anno, in Italia, oltre 5.000 decessi. Grazie alla presenza di tecnologie di ultimissima generazione e di farmaci innovativi, e considerata la possibilità di sottoporsi a interventi poco invasivi, al giorno d’oggi la lotta al tumore garantisce all’uomo risultati importanti, fino a qualche anno fa quasi del tutto impensabili. Nonostante un contesto del tutto positivo, il numero delle diagnosi in fase precoce si arresta al 25% e sono ancora in pochi i pazienti che riescono a intervenire in tempo e ad arginare la crescita della neoplasia. È anche questo uno dei temi su cui si concentrerà il lavoro degli esperti che siedono al tavolo tecnico sulla neoplasia polmonare istituito dal Ministero della Salute e operativo a partire da giovedì 26 maggio.

Coordinato dalla dottoressa Giulia Veronesi e istituito su iniziativa del Sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, il nuovo organismo è composto da specialisti che fanno riferimento a diversi ambiti: chirurghi, oncologi, esperti di radiologia e pneumologia, economisti ed epidemiologi. Il team è stato formato con l’obiettivo di individuare le migliori pratiche esistenti, estendendole a tutto il territorio, e individuare le politiche più idonee e le possibili iniziative istituzionali per migliorare il sistema di prevenzione, diagnosi e cura della neoplasia polmonare.

Il tumore del polmone è una delle prime cause di morte nei Paesi industrializzati, compreso il nostro paese: in particolare, in Italia, questa neoplasia è la prima causa di morte per tumore negli uomini e la seconda nelle donne, con circa 34 mila morti nel 2020 e un tasso di sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi del 16% negli uomini e 23% nelle donne. “La costituzione del tavolo sulle neoplasie polmonari – ha commentato il Sottosegretario Sileri – è un atto dovuto, perché sono convinto che bisogna investire sempre più in ricerca e formazione per favorire maggiore prevenzione e diagnosi precoci. Il tavolo ci consente di far dialogare alcune fra le migliori professionalità che il panorama medico-scientifico italiano può offrire ed è importante condividere conoscenze eterogenee, ma contigue, per capire come sfruttare al meglio le risorse, anche tecnologiche, che avremo a disposizione, individuando ciò che può essere utile e soprattutto fattibile con una corretta programmazione”.

Con il Decreto Legge Sostegni-bis sono stati destinati 2 milioni di euro, in riferimento agli anni 2021 e 2022, a sostegno del primo programma nazionale sperimentale di screening polmonare. Grazie al finanziamento, il Ministero della Salute e le Regioni hanno costituito la Rete italiana screening polmonare (Risp, www.programmarisp.it).

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