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CELIACHIA NON HAI PIÙ SCAMPO! L'ASSOCIAZIONE ITALIANA CELIACHIA (AIC) PRESENTA LA NUOVA GUIDA

Sono 300.000 le italiane celiache senza saperlo. L’Associazione Italiana Celiachia ha realizzato una guida per consentire ai medici di individuare le pazienti che “sfuggono” alla diagnosi perché non presentano i sintomi tipici dell’intolleranza al glutine.

 
“Donne & Celiachia” è la nuova guida online realizzata dal Comitato Scientifico dell’Associazione Italiana Celiachia (AIC) visibile sul sito www.celiachia.it dal 22 aprile, a disposizione dei medici di base e dei specialisti. A fronte di circa 115.000 pazienti diagnosticati, sono 300.000 le italiane celiache senza saperlo, motivo per cui l’AIC ha fornito agli specialisti la nuova guida semplice per consentire loro di individuare le pazienti che “sfuggono” alla diagnosi perché non presentano i sintomi tipici dell’intolleranza al glutine.
Stando ai dati, la celiachia (ne abbiamo parlato anche qui) colpisce più le donne, circa 400.000, che risultano essere il doppio rispetto agli uomini e di queste circa 115.000 hanno ricevuto la diagnosi, mentre le altre sono esposte alle complicanze dell’intolleranza al glutine, ignare della loro condizione.
“Per far emergere il gran numero di casi ancora sommersi, serve una valutazione attenta dei segni e dei sintomi lamentati dalle pazienti e la conoscenza delle camaleontiche modalità con cui la celiachia si può manifestare” ha dichiarato Giuseppe Di Fabio, Presidente di AIC. Le stesse linee guida per il follow-up e la diagnosi della celiachia pubblicate nella Gazzetta Ufficiale ad agosto 2015, per poter essere efficaci, non possono prescindere dal sospetto clinico della celiachia da parte dei medici, che devono perciò essere in grado di riconoscere i quadri clinici non classici, i più pericolosi per l’insorgenza di complicanze.
Secondo gli esperti, le donne che non tollerano il glutine e non si sottopongono a una dieta di esclusione, in un caso su due soffrono di anemia, hanno fratture più frequenti e, se sono riuscite ad avere una gravidanza, hanno un rischio dieci volte più alto di aborto spontaneo, ritardo di crescita intrauterina, prematurità. Purtroppo nelle donne la celiachia è un camaleonte che si nasconde dietro sintomi sfuggenti, spesso diversi dai classici disturbi gastrointestinali e per questo resta spesso sconosciuta.
“I numeri rilevano che sono tante le italiane celiache ancora in attesa della diagnosi e che non hanno neppure il sospetto di non tollerare il glutine, anche perché la malattia spesso si manifesta nel sesso femminile con sintomi lievi o a carico di diversi organi e sistemi -ha spiegato Marco Silano, coordinatore del Comitato Scientifico AIC -. La sterilità senza altra causa, l’endometriosi, un menarca tardivo o una menopausa precoce, le alterazioni del ciclo e l’amenorrea sono disturbi frequenti nelle donne celiache non trattate, così come le fratture spontanee in donne giovani o l’anemia da carenza di ferro che si manifesta in circa una celiaca su due. In presenza di queste condizioni, è opportuno sospettare che la paziente soffra di un’intolleranza al glutine e deve essere sottoposta ai test per verificarlo”.
La diagnosi è un’importante operazione di prevenzione. Mutua Mba, società di mutuo soccorso, leader in Italia nel panorama della Sanità Integrativa, da sempre impegnata a garantire ai propri associati un corretto e veloce accesso alle informazioni e alla diagnosi precoce, è vicina a iniziative di questo tipo perché la prevenzione guarda alla persona e alla comunità per promuoverne la salute.
La salute è il primo dovere della vita” (OSCAR WILDE), non dimentichiamolo mai.

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