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Vaiolo delle scimmie, nuovo caso a Lampedusa

È stato segnalato anche sull’isola di Lampedusa un caso sospetto di vaiolo delle scimmie.  Le attenzioni dei medici sono su un quindicenne arrivato recentemente e che presenta lesioni compatibili con la malattia. Il ragazzo è stato trasportato con l’elisoccorso, equipaggiato con struttura di biocontenimento, all’aeroporto di Boccadifalco di Palermo e da qui trasferito al reparto di malattie infettive del Policlinico, diretto dal virologo Antonio Cascio, dove sono stati eseguiti tutti gli accertamenti dovuti.

Intanto, giorno dopo giorno aumentano anche in Italia i contagi di vaiolo delle scimmie. Secondo l’ultimo bollettino pubblicato dal Ministero della Salute, i casi confermati sono arrivati a 813, con un incremento di 8 rispetto all’ultima rilevazione. Con 802 contagi, gli uomini sono ancora i più colpiti, mentre il numero delle donne affette da Monkeypox è pari a 11. I casi collegati a viaggi all’estero sono 224, mentre l’età mediana in anni è pari a 37 (in un range compreso tra 14 e 71). Con 337 contagi, la Lombardia è la regione maggiormente colpita. Seguono il Lazio, con 141 casi, e l’Emilia-Romagna. Al momento non si registrano casi di vaiolo delle scimmie in Basilicata, Calabria, Molise, Umbria e Valle d’Aosta.

Anche sulla base dei numeri raccolti, nel nostro paese i casi mostrano tendenza alla stabilizzazione, la situazione è sotto costante monitoraggio, e non si ritiene debba destare particolari allarmismi, come sottolineato da Gianni Rezza, direttore generale della Prevenzione sanitaria nel comunicato del 23 luglio. Il Ministero della Salute ha attivato un Sistema di sorveglianza con Regioni e Province autonome sui casi di vaiolo delle scimmie e pubblica un bollettino ogni martedì e venerdì. Il primo caso in Italia è stato confermato il 20 maggio 2022. L’Organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato il 23 luglio 2022 il vaiolo delle scimmie (Monkeypox) “emergenza sanitaria globale” formulando una serie di raccomandazioni. 

La trasmissione da uomo a uomo avviene prevalentemente attraverso il contatto fisico stretto e soprattutto con rapporti sessuali. MPXV, può essere trasmesso a chiunque, indipendentemente dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere, attraverso il contatto con fluidi corporei, contatto con lesioni o oggetti condivisi. Si definisce contatto una persona che ha avuto una o più delle seguenti esposizioni con un caso probabile o confermato di vaiolo delle scimmie durante il periodo di infettività del caso indice: contatto fisico diretto pelle a pelle (come toccarsi, abbracciarsi, baciarsi, contatti intimi o sessuali); contatto con materiali contaminati quali indumenti o biancheria da letto, compreso il contatto con materiale disperso da biancheria o superfici durante la manipolazione della biancheria da letto o durante la pulizia di ambienti contaminati; esposizione respiratoria diretta, faccia a faccia, ravvicinata; ed esposizione respiratoria (ovvero possibile inalazione) o esposizione della mucosa oculare a materiale lesionale (ad esempio croste) di una persona infetta.

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