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Una serata in discoteca? Green Pass, prego

Una serata in discoteca? Green Pass, prego

Senza Green Pass non sei effettivamente nessuno e dopo la pubblicazione delle nuove indicazioni governative, che interessano l’intero territorio nazionale, gli italiani hanno preso d’assalto il sito del Ministero della Salute per capire in che modo è possibile munirsi di questo lasciapassare straordinario e cosa fare nel caso in cui il tanto atteso sms di verifica non arrivi. Se da una parte la variante Delta e i diversi focolai preoccupano soprattutto in vista di settembre e della piena ripresa delle attività (anche scolastiche), dall’altra non sono pochi coloro che danno avvio ai preparativi per le meritate vacanze. Quest’anno però nel borsello dei documenti non deve assolutamente mancare la certificazione verde, necessaria anche per l’accesso ad eventi pubblici che prevedono un numero considerevole di partecipanti. Tra questi anche le serate in discoteca e i pomeriggi allo stadio.

Tuttavia se il Green Pass convince in relazione alle sale da ballo e agli eventi calcistici, non tutti sono convinti che sia realmente indispensabile nella totalità delle occasioni pubbliche. “Per quanto riguarda l’obbligatorietà del green pass – ha commentato il Sottosegretario alla Salute Andrea Costa ospite su Rai Radio 1 – un conto è se parliamo di discoteche o stadi ma per i ristoranti e i bar è eccessivo anche perché si introdurrebbe un elemento economico: pensiamo alla famiglia che va a mangiare una pizza e li costringiamo a pagarsi il tampone. Io credo che su questo sarei cauto”. “Lo abbiamo già introdotto per i matrimoni, eventi all’aperto, allo stadio, dove ci sono grandi numeri, ma pensare di renderlo obbligatorio per la ristorazione è prematuro – ha spiegato il Sottosegretario – poi se un ristoratore liberamente fa entrare solo i clienti vaccinati con il green pass è un altro discorso. Veicoliamo il messaggio che è importante vaccinarsi”.

Certo, la Francia ha le idee molto più chiare e definite. Sul Green pass il presidente Macron ha infatti applicato quanto già stabilito in Israele. Sul trasporto pubblico, al ristorante, agli eventi può entrare solo chi ne è provvisto. Nell’arco di una sola notte un milione di persone è corso a prenotare la prima dose per il vaccino. Un modello condiviso dall’altro Sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, che ritiene appropriata la scelta del Presidente francese. “Dovremmo farlo anche in Italia – ha commentato – non chieda a me perché ancora non siamo partiti. Pensiamo alle discoteche: se concedessimo ai locali di aprire per i clienti con il Green pass, vedrà che avremmo la corsa di chi ha tra i 18 e i 40 anni a vaccinarsi”.

Intanto sono 28.4 milioni gli italiani che hanno scaricato il lasciapassare verde. Una volta ottenuto il codice, si possono scegliere tra queste opzioni: visitare il sito https://www.dgc.gov.it/ e accedere tramite Tessera Sanitaria o identità digitale (Spid/Cie); Scaricare AppImmuniScaricare App IO; presto sarà possibile accedere al Green pass anche dal sito del Fascicolo Sanitario Elettronico Regionale.

Se si hanno i requisiti per ottenere il Green pass (vaccinazione, guarigione o test negativo) ma ancora non arriva il codice via sms o email, si può chiamare il 1500 per richiederlo o scrivere a codice.dgc@sanita.it, sarà sufficiente indicare il proprio codice fiscale, la data della vaccinazione, del tampone negativo o la data primo tampone positivo per i guariti e l’email a cui si vuole ricevere il codice per scaricare il pass. Inoltre si può chiedere supporto al medico di base, al pediatra o nelle farmacie.

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