Un frutto esotico particolarmente salutare: il kiwano

Il kiwano o Cucumis metuliferus è un frutto esotico originario dall’Africa orientale ma coltivato anche in alcune regioni dell’Asia. Appartiene ad una particolare famiglia delle angiosperme, le Cucurbitacee, piante rampicanti. Il nome sembra ricordare il kiwi, una bacca commestibile e molto apprezzata dal popolo italiano. Infatti, Il nome kiwano ha un’origine precisa, ovvero quando fu importato in Australia e Nuova Zelanda negli anni trenta venne battezzato con questo termine perché l’interno somigliava ad un kiwi.

Tuttavia, il kiwano ha caratteristiche ben precise ed inconfondibili: l’esocarpo (lo strato protettivo esterno di un frutto o un vegetale) è di colore verde quando acerbo ma diventa giallo arancio nel momento di piena maturazione. Inoltre, è coriaceo, pieno di punte e nasconde una polpa gelatinosa colore verde lime ricca di semi che possono essere frullati ed utilizzati per la preparazione di bevande dissetanti. Il contenuto pastoso invece viene utilizzato a volte come alternativa all’aceto per il condimento di insalate.
Il Cucumis metuliferus ha un retrogusto lievemente agrodolce e un sapore acquoso in quanto è caratterizzato dal 96,4% di acqua ed è, quindi, un alimento molto reidratante. Per tale motivo, in molti paesi africani viene considerato come un prodotto prezioso perché risulta essere una delle poche fonti di acqua. In particolare, è molto utilizzato come sorgente liquida dalle popolazioni del Kalahari, una regione desertica dell’Africa meridionale. Il frutto infatti può trattenere grandi quantità d’acqua durante la stagione secca e cresce ugualmente in condizioni difficili.
Oltre alla proprietà sopra indicata, il kiwano presenta ulteriori benefici:

  • Contiene pochissime calorie, circa il 2% di grassi, ed è molto utilizzato dagli sportivi e da tutti coloro che devono seguire delle specifiche diete dimagranti. Ad esempio, 100 grammi di kiwano hanno una resa calorica di 22 kcal.
  • È composto da numerosi minerali, tra cui sodio, potassio, magnesio, ferro, zinco, rame, fosforo e calcio.
  • Ha buone quantità di vitamina B1, B2, B3, B5 e B6 che lo rendono molto energizzante. Inoltre, presenta elevate concentrazioni di alfa-tocoferolo, una forma potente di antiossidante della vitamina E. Eppure, la vitamina maggiormente presente è quella di tipo A, un composto con proprietà antiossidanti che contrasta l’attività dei radicali liberi. Così, l’assunzione di questo tipo di frutta previene la degradazione maculare ed anche la cataratta. Le vitamine A e C sono antiossidanti e rallentano l’invecchiamento cellulare. In particolar modo, sono noti per proteggere l’integrità della pelle e per ridurre la comparsa di rughe e
  • La sua buccia contiene il 4,2% di fibre alimentari che favoriscono il transito intestinale dei cibi prevenendo la costipazione e la formazione di gas intestinali con conseguenti benefici per il processo digestivo.
  • Regola l’adrenalina e gli ormoni dello stress.
  • Ha un buon contenuto di zinco, un minerale necessario per l’alimentazione di ogni individuo perché ha un ruolo importante nella produzione delle proteine. Interviene anche nella riparazione delle ferite e nella formazione delle cellule del sangue.

L’unica controindicazione riguarda la sua consumazione perché se viene consumato quando non è ancora completamente maturo può presentare una forma di tossicità che può creare problemi di stomaco, febbre e mal di testa.

Beatrice Casella
Beatrice Casella
Laureata in economia internazionale e dello sviluppo, si è sempre appassionata del settore sanitario. Il tema della tesi di laurea triennale ha riguardato il tasso di mortalità infantile in Tanzania (paese dove ha vissuto alcuni anni). Per il suo master's degree si è concentrata sull'incidenza della politica e dell'economia nel garantire una salute globale. Praticante giornalista, ha lavorato a Milano con il Gruppo editoriale L'Espresso e attualmente lavora come Research Analyst per una società che si occupa di costruzioni sostenibili.

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