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Trapianti: la Regione Piemonte si aggiudica il primato italiano

Il 9 luglio scorso, presso l’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino, è stato effettuato un trapianto combinato di fegato e rene ad un ragazzo di 15 anni: è l’ultimo degli 8000 trapianti eseguiti in Piemonte, un risultato che fa della Regione la prima in Italia.

Il 9 luglio scorso, presso l’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino, è stato effettuato un trapianto combinato di fegato e rene ad un ragazzo di 15 anni affetto da una malattia che coinvolge entrambi gli organi (sindrome epato-renale) e che ha ricevuto gli organi da un coetaneo deceduto in seguito a un trauma. E’ l’ultimo degli 8000 trapianti eseguiti in Piemonte: 6759 a Torino (Molinette 6650 e ospedale Infantile Regina Margherita 109) altri 109 combinati sempre a Torino (Molinette 106 e Regina Margherita 3) e infine 1132 di rene a Novara. Un risultato che fa della Regione la prima in Italia.
Era il 1981 quando è stato eseguito il primo trapianto di rene che ha aperto la lunga serie. Nel corso degli anni sono stati effettuati numerosi trapianti combinati, ovvero di organi diversi nello stesso ricevente. Le tipologie di trapianto combinato sono: rene/pancreas, rene/fegato, rene/cuore, fegato/pancreas, fegato/polmone, cuore/polmone.
Mutua Mba, in questo articolo, intende riportare qualche numero proprio per evidenziare i successi raggiunti grazie a un grande lavoro di squadra, alla generosità dei donatori e delle loro famiglie, ai professionisti degli ospedali donativi, a chi coordina i trapianti e chi segue, motiva, cura, trapianta i pazienti.
La regione si colloca così in una posizione di eccellenza a livello nazionale. I centri di trapianto di rene e di fegato occupano da sempre la prima posizione per numeri e per sopravvivenza, come pure quelli dei trapianti toracici (terzi in Italia per i trapianti di polmone), seppur con numeri più piccoli, data la minor quantità di donatori idonei per questa tipologia d’organo.
Dall’inizio della storia trapiantologica piemontese ad oggi sono stati effettuati 4321 trapianti di rene di tipologia anche molto complessa, come reni trapiantati in doppio, o su pazienti pediatrici molto piccoli e comprendenti anche più di 200 trapianti di rene da donatore vivente e molti trapianti combinati con altro organo.
I professionisti e l’evoluzione delle tecniche chirurgiche, della terapia immunosoppressiva e di quella di riduzione del pool di anticorpi hanno consentito di intraprendere percorsi nuovi. Oggi si fanno diversi trapianti di rene da vivente: vengono valutate annualmente circa 80 coppie donatore/ricevente e i donatori sono in prevalenza di sesso femminile, e soprattutto donazioni da mamma a figlio o da moglie a marito. E’ stata inoltre da tempo oltrepassata, per questi stessi trapianti, la barriera della compatibilità di gruppo sanguigno, effettuando con regolarità trapianti controgruppo. Ancora, si sono affinate le tecniche di desensibilizzazione, che, insieme a nuovi metodi di studio sugli anticorpi dei pazienti, hanno consentito di portare al trapianto molti pazienti che, data la gran quantità di anticorpi anti-tessuto, avevano poche possibilità di riceverne uno. Da alcuni anni i trapianti di rene vengono effettuati anche in pazienti che non hanno ancora iniziato la dialisi: sono denominati trapianti pre-emptive e rappresentano una grande opportunità, dal momento che consentono una maggior durata del trapianto.
2849 è invece il numero degli interventi di trapianto di fegato, molti dei quali hanno richiesto abilità chirurgiche raffinate, come quelli con tecnica split (due trapianti a partire da un unico fegato suddiviso), i combinati con altro organo, quelli provenienti da donatore vivente, quelli su pazienti anche piccolissimi.
Il cuore vede ben 616 trapianti complessivi, di cui 37 effettuati sui bambini.
Il polmone è stato trapiantato su 270 pazienti, spesso come doppio trapianto e in 21 casi a favore di piccoli pazienti. Infine, 53 di pancreas, dei quali 42 combinati rene/pancreas nei pazienti diabetici, 3 combinati fegato/pancreas e 8 singoli.
Per quanto riguarda le liste di attesa, il Piemonte ha un ottimo potere di attrazione per i pazienti non residenti in regione: sono il 28% i candidati in attesa di trapianto renale e il 50% circa di quelli in attesa di trapianto epatico. I non residenti in attesa di trapianto di cuore sono il 14% e di polmone 43%.
Trapianto
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