La Voce di MBA

Sindrome di Burnout: ossessione alla perfezione

Sindrome di Burnout

Quanto sei meticoloso? Attenzione al lato oscuro del perfezionismo, causa la sindrome di burnout
 
Perfezionismo o perfettismo? Il primo tende a migliorare le proprie potenzialità per raggiungere sempre di più degli obiettivi, con grandi aspettative su di sé, rifiutando qualunque tipo di imperfezione, mentre con il secondo si vuole ottenere la qualità ottimale della vita a 360 gradi. E’ vero anche che il “perfettista” non crede che si possa raggiungere una vita perfetta, ma che la perseveranza di pratiche “perfettiste” possa fargli conseguire la migliore vita possibile.
Quante volte è capitato di imbattervi in soggetti che “soffrono” di perfezionismo? Che schedano gli aspetti della vita in “bianco e nero”, “in tutto o niente” e criticano chi è imperfetto, fautore del chissenefrega e tutto ciò che, secondo il loro modo di vedere, è imperfezione? Se da una parte il perfezionismo, nonostante sia un sintomo di un disturbo ossessivo-compulsivo della personalità, potrebbe avere dei risvolti positivi in quanto rende la persona affidabile e precisa, dall’altra bisogna fare attenzione al suo lato oscuro che potrebbe invece portare a delle conseguenze negative arrivando fino al burnout.
Sulla base di un recente studio inglese ad opera del team di ricerca della York St. John University e pubblicato dalla Società per Personality and Social Psychology che ha analizzato i risultati di 43 precedenti studi condotti negli ultimi 20 anni, è emerso che un ‘perfezionismo positivo’ può portare alla definizione di elevati standard personali e di lavoro e spingere a esercitarsi verso questi obiettivi in ​​maniera pro-attiva, sviluppando un maggior senso di realizzazione. Tuttavia c’è anche un lato oscuro del perfezionismo, che porta invece a esser costantemente preoccupati di sbagliare e ad avere dubbi sulle proprie prestazioni, autoprovocandosi stress, depressione, disturbi alimentari, insonnia, stanchezza fino ad arrivare al burnout.
Il burnout è una sindrome che colpisce quelle figure che si fanno carico di una duplice fonte di stress, quello personale e quello della persona che aiutano. Solitamente i soggetti più a rischio sono medici, infermieri, volontari, addetti ai servizi di emergenza con conseguenza di un lento processo di logoramento psicofisico provocato proprio da una mancanza di energie e stress accumulato.
 
“Può anche interferire con i rapporti sociali e rende difficile far fronte a battute d’arresto, perché ogni errore è visto come un disastro – sostiene Andrew Hill, professore di Psicologia dello sport alla York St. John University – le persone dovrebbero fissare obiettivi realistici, accettando il fallimento come un’opportunità di apprendimento e imparare a perdonare se stessi quando falliscono”.
 
In sostanza, per evitare di correre i rischi per la salute, come stress e sindrome di burnout, causati dall’eccessivo perfezionismo, sarebbe opportuno imparare a essere più flessibili, di non essere ossessionati, di avere sempre la situazione sotto controllo perché potrebbe portare anche alla distruzione di qualcosa di bello e positivo: “Ho voluto la perfezione e ho rovinato quello che andava bene” Claude Monet

Exit mobile version