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Lancio di palloncini per la Giornata Mondiale contro il Cancro Infantile

Oggi si celebra la XV Giornata Mondiale contro il cancro infantile, con l’obiettivo di informare, aumentare la consapevolezza e allo stesso tempo esprimere sostegno ai piccoli malati e alle loro famiglie.

Oggi si celebra la XV Giornata Mondiale contro il cancro infantile (International Childhood Cancer Day – ICCD), promossa da Childhood Cancer International – CCI, una rete mondiale a cui aderiscono 183 associazioni locali e nazionali, guidate da genitori, provenienti da 93 paesi e 5 continenti. L’obiettivo è aumentare la consapevolezza e l’informazione sul cancro nell’infanzia e per esprimere sostegno ai bambini, agli adolescenti colpiti da patologie così gravi e alle loro famiglie.
Si tratta di un’importante occasione per promuovere lo sviluppo della cultura della prevenzione e della tutela dei diritti dei bambini colpiti dalla malattia.
In Italia, circa 1.380 bambini e 780 adolescenti si ammalano di tumore ogni anno, pari a 164 casi per milione di bambini e 269 casi per milione di adolescenti. Il con cui si ammalano i più piccoli è stabile (-1% all’anno), ma per gli adolescenti continua drammaticamente a salire, registrando un +2% all’anno.
In tutto il mondo si stimano 215.000 nuovi casi nell’età tra 0 e 15 anni; 85.000 tra 15 e 19. Ma i dati non sono certi e definitivi perché in molti Paesi non esiste un registro dei tumori infantili.
Il cancro infantile è molto diverso dal tumore nell’adulto, per velocità di accrescimento e per prognosi.  Il tumore più frequente tra i più piccoli è il gruppo delle leucemie (33%), seguito dai tumori del sistema nervosa centrale (SNC) (22%), i linfomi (12%), il neuroblastoma (7%), i sarcomi dei tessuti molli (7%) e i tumori ossei (6,4%) – ma le percentuali variano secondo la fascia d’età (fonte: FIAGOP).
Quest’anno FIAGOP (Federazione Italiana Associazioni Genitori Oncoematologia Pediatrica  insieme ad AIEOP-Associazione Italiana Ematologia Oncologia Pediatrica) ha organizzato diverse iniziative, con l’obiettivo di tenere alta l’attenzione sul mondo dell’oncoematologia pediatrica. Il 10 febbraio a Bari, col la collaborazione di APLETI (Associazione Pugliese contro le Emopatie e i Tumori dell’Infanzia) si è svolto il convegno Oncologia Pediatrica: Terapia e Nutrizione – Quando l’alleanza passa anche dalla buona tavola, volto ad approfondire i diversi aspetti che riguardano la nutrizione in oncologia pediatrica. Per il trattamento delle patologie infantili, la nutrizione ha infatti un ruolo fondamentale e di supporto alla terapia farmacologica. Nelle neoplasie infantili, in particolare, un adeguato stato nutrizionale consente di fronteggiare gli effetti collaterali provocati dalla malattia e dalle terapie.
Oggi, in moltissime città italiane (Bari, Biella, Bologna, Cagliari, Catania, Cosenza, Firenze, Genova, Lecce, Messina, Modena, Monza, Napoli, Palermo, Parma, Pescara, Pisa, Roma, Rimini, Udine, Verona) si svolge un’attività simbolica, con la partecipazione delle associazioni territoriali FIAGOP: un lancio di palloncini contemporaneamente da ospedali, scuole e piazze, per simboleggiare l’unione e il lancio della speranza verso l’alto.

“Per la Fiagop, la Giornata mondiale contro il cancro infantile è un’importante occasione per riaffermare l’impegno dei genitori italiani nella lotta contro i tumori di bambini e adolescenti, nello sviluppo della cultura della prevenzione e della tutela dei diritti di ragazzi colpiti da questa malattia”, ha dichiarato in una nota Angelo Ricci, presidente Fiagop. “Le statistiche mostrano costanti progressi nelle percentuali di guarigione: curare ogni bambino con cancro o leucemia, e farlo bene, è un gesto intelligente e doveroso per questo ci battiamo da anni a livello europeo per far sì che siano sempre in aumento i farmaci pediatrici disponibili e la ricerca faccia passi in avanti”.
La ricerca sta facendo passi da gigante: le probabilità di guarigione tra i bambini e gli adolescenti sono complessivamente aumentate,  si è passati dal 40% degli anni ’70 all’ 80% registrato in questi ultimi anni. Non ci sono però ancora cure specifiche per alcune patologie che colpiscono bambini e ragazzi. In più, vengono utilizzati medicinali per adulti. È proprio per questo che le famiglie dei piccoli chiedono uno sforzo maggiore alle istituzioni e al mondo scientifico, affinchè si possa garantire anche ai bambini l’accesso a cure mediche specifiche per loro. “Riconvertire ad uso pediatrico i farmaci porta a un utilizzo non del tutto adeguato del medicinale stesso a cominciare dalla modalità, dal dosaggio e soprattutto non tiene conto dell’individuo a cui viene somministrato”, ha sottolineato ancora Ricci.
Ma c’è un altro dato che fa paura: solo il 10% dei bambini affetti da tumore ha la possibilità di usufruire di nuovi farmaci anti tumorali.
“La difficoltà nel trovare una cura efficace e sicura per i nostri bambini – prosegue ancora la nota del presidente Fiagop – spesso dipende dal fatto che, per fortuna, i bambini che si ammalano di cancro sono un numero più piccolo degli adulti. Ma noi dobbiamo concentrare tutte le nostre forze affinché abbiano accesso anche loro alle cure più adeguate per le loro esigenze e possano avere una alta qualità della vita futura che in prospettiva è più lunga di quella di un adulto. È fondamentale invertire questa tendenza per aiutare nel miglior modo possibile chi quotidianamente si trova ad affrontare problemi difficili come i tumori pediatrici e un passo è sicuramente quello di sostenere gli incentivi per la ricerca e la produzione di questi farmaci”.
A livello internazionale, la Childhood Cancer International ha lanciato la campagna #Together4kidswcancer, che ha l’obiettivo di evidenziare sei punti fondamentali:

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