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Open Week sulla salute della donna: chiedi, conosci, previeni

Dal 18 al 22 aprile, in occasione della Seconda giornata nazionale per la salute della donna, sono previste visite gratuite, esami strumentali, consulti ed eventi informativi negli ospedali italiani a “misura di donna”, per avvicinare ai servizi di prevenzione e alle cure delle principali patologie femminili.

(H)Open Week CHIEDI, CONOSCI, PREVIENI è la campagna per la Seconda giornata nazionale della salute della donna che si celebra il 22 aprile, iniziativa promossa da Onda, Osservatorio Nazionale sulla salute della donna, con il patrocinio di 22 Società scientifiche e la collaborazione di Federfarma, e resa possibile anche grazie al contributo incondizionato di Cosmetici Magistrali e Grunenthal.
Dal 18 al 22 aprile sono previste visite gratuite, esami strumentali, consulti ed eventi informativi negli ospedali italiani a “misura di donna”, per avvicinare ai servizi di prevenzione e alle cure delle principali patologie femminili. I servizi offerti sono consultabili sul sito www.bollinirosa.it con indicazioni su date, orari e modalità di prenotazione. Sarà possibile selezionare la Regione e la Provincia di interesse per visualizzare l’elenco degli ospedali che hanno aderito e consultare il tipo di servizio offerto. Per maggiori informazioni, visitare il sito www.bollinirosa.it o inviare una e-mail a eventi@bollinirosa.it.
I Bollini Rosa sono il riconoscimento che Onda attribuisce dal 2007 agli ospedali italiani ‘vicini alle donne’, ossia quelle strutture che offrono servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie femminili, riservando particolare attenzione alle specifiche esigenze dell’utenza rosa.

“Anche a questa seconda edizione dell’(H)Open Week hanno aderito molti ospedali con i Bollini Rosa a testimonianza del loro impegno continuo nella promozione della medicina di genere e nella personalizzazione della cura, al fine di garantire appropriatezza diagnostica e terapeutica”, ha detto Francesca Merzagora, Presidente di Onda.  “I 155 ospedali distribuiti in tutta Italia (Lombardia, Lazio e Veneto le regioni più rappresentate, ma anche Campania, Sicilia e Puglia) mettono a disposizione i propri clinici con un grande sforzo organizzativo per avvicinare la popolazione alle principali patologie delle donne informandole sui percorsi di diagnosi e cura più appropriati. Il circuito dei Bollini Rosa, esempio concreto di una medicina gender oriented, è arrivato al primo decennale ed a fine 2017 si rinnova: un nuovo sito bollinirosa.it offre la possibilità di consultare più facilmente i servizi offerti dalle Strutture aderenti al network e le iniziative correlate”, ha concluso.
Il 22 aprile, II Giornata nazionale della salute della donna, rappresenta così un momento di confronto tra scienziati ed esperti, associazioni e cittadini in merito alle principali malattie che colpiscono il genere femminile, le possibili cure e l’attività di prevenzione necessaria da svolgere.
Con l’iniziativa ‘(H)Open Week’ le donne verranno sensibilizzate alla cura della propria salute e come ha affermato il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin; “troppo spesso noi donne rinunciamo a curarci. La nostra quotidianità, scandita dal lavoro e dalla cura dei figli e della famiglia, dall’assistenza a genitori e parenti anziani, è considerata da molti studi come fonte di logoramento fisico e psicologico, tant’è vero che se le donne vivono di più, trascorrono gli ultimi anni della loro vita in condizioni di salute peggiori rispetto agli uomini. Ritengo per questo sia fondamentale non solo occuparsi della salute femminile come valore in sé e come valore sociale, che riguarda tutti, ma agire concretamente”.
In occasione della seconda Giornata Nazionale della Salute della Donna, Mutua Mba, società di Mutuo Soccorso leader in Italia per numero di associati, vuole ricordare quali sono gli esami di screening a disposizione delle donne. Una volta l’anno è consigliabile fare la visita ginecologica per i controlli generici ed eseguire l’esame del Pap-test che indaga le alterazioni delle cellule per prevenire il tumore del collo dell’utero, e/o al HPV-Dna Test.
Per le patologie del seno, compiuti i 20 anni le donne possono eseguire una prevenzione “fai da te” attraverso l’autopalpazione. Al compimento del 30esimo gli esperti consigliano la visita senologica con uno specialista.
Il senologo, prima di cominciare l’esame clinico con l’osservazione e la palpazione delle mammelle, raccoglie tutte quelle informazioni utili per la diagnosi definitiva che sono: un’eventuale presenza di casi di tumore del seno in famiglia (nel caso dovessero esserci le donne tra i 40 e i 50 anni dovrebbero effettuare una volta l’anno una mammografia e una ecografia), a che età è comparso il primo ciclo mestruale o a che età è terminato, gravidanze, alimentazione e terapie ormonali.
Dopo i 60 anni la prevenzione oncologica è ancora più importante perché è proprio tra i 50 e i 70 anni che il rischio di sviluppare questo tumore è maggiore. “La nostra salute è la salute delle famiglie e della società e la II Giornata nazionale della salute della donna è un buon momento per ricordarcelo e ricordarlo”, ha detto il ministro Lorenzin.

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