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Nuovo Dpcm: Italia divisa in zone e coprifuoco alle 22

Al via il nuovo Dpcm che sarà in vigore da domani, 6 novembre fino al 3 dicembre.

Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha firmato il Dpcm contenente le nuove misure per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19. È stato istituito un regime di chiusure differenziate a seconda della fascia di rischio contagio alla quale appartiene una Regione. In sostanza, l’Italia si divide in tre fasce di rischio contagio: giallo (basso), arancione (medio/alto) e rossa (altissimo). Confermate le chiusure previste nell’ultima bozza tranne per la categoria dei parrucchieri che potranno restare aperti anche nelle zone rosse.

REGIONI ROSSE: Sono Lombardia, Piemonte, Calabria, Valle d’Aosta.

REGIONI ARANCIONI: Puglia e Sicilia.

REGIONI GIALLE:  Sono Veneto e Trentino Alto-Adige, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Toscana, Emilia-Romagna, Umbria, Sardegna, Marche, Molise, Abruzzo, Lazio, Campania, Basilicata.

(fonte: Ansa)

 

MISURE NAZIONALI

Come preannunciato nella bozza è stato confermato il coprifuoco dalle ore 22.00 alle ore 5.00. “Sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È in ogni caso fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche, per tutto l’arco della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi”. Si torna all’autocerficazione, prevista per gli spostamenti necessari.

 Per evitare il sovraffolamento sui mezzi di trasporto pubblico e locale, la capienza non deve essere superiore al 50 per cento, ciò con esclusione, però, del “trasporto scolastico dedicato”.

Sul fronte scuola è prevista la didattica a distanza al 100% alle scuole superiori, “resta salva la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia richiesto l’uso di laboratori o sia necessaria in ragione della situazione di disabilità dei soggetti coinvolti e in caso di disturbi specifici di apprendimento e di altri bisogni educativi speciali, garantendo comunque il collegamento on line con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata, in modo che sia garantita una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione”. Nelle scuole elementari e medie prosegue la didattica in presenza ma con l’obbligo di indossare la mascherina anche in classe ad eccezione dei “bambini di età inferiore ai sei anni e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina”.

Stop ai concorsi tranne per il personale della sanità. Il nuovo Dpcm anti-Covid prevede “la sospensione dello svolgimento delle prove preselettive e scritte delle procedure concorsuali pubbliche e private e di quelle di abilitazione all’esercizio delle professioni, a esclusione – si legge nel provvedimento – dei casi in cui la valutazione dei candidati sia effettuata esclusivamente su basi curriculari ovvero in modalità telematica ovvero in cui la commissione ritenga di procedere alla correzione delle prove scritte con collegamento da remoto, nonché ad esclusione dei concorsi per il personale sanitario, ivi compresi, ove richiesti, gli esami di Stato e di abilitazione all’esercizio della professione di medico chirurgo e di quelli per il personale della protezione civile”.

Stretta del Governo sulle REGIONI. Per quanto riguarda le regioni ad alto rischio che ricadono negli scenari 3 e 4 indicati nel documento dell’Iss, oltre alle misure nazionali, “sono applicate le seguenti misure di contenimento: è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori”, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute”. “Sono comunque consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti n cui la stessa è consentita”, si specifica, “è consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza”. E ancora: “è vietato ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune”.

Nelle regioni ad alto rischio, inoltre “sono sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ad esclusione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale a condizione che vengano rispettai i protocolli o le linee guida diretti a prevenire o contenere il contagio. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle ore 22,00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze”. Didattica in presenza per la scuola dell’infanzia, elementare e prima media. Per le altre è prevista quella da remoto.

Nelle regioni considerate a rischio alto ed indicate nello ‘Scenario 4’ “è consentito svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie; è altresì consentito lo svolgimento di attività sportiva esclusivamente all’aperto ed in forma individuale”.

Chiusi i musei e i centri commerciali nel weekend.

 

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