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Giornata mondiale del Rene: i medici invitano a una maggiore prevenzione con 10 consigli

Oggi si celebra la Giornata Mondiale del Rene, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della prevenzione delle malattie renali.

Il 9 marzo si celebra la Giornata mondiale del Rene (World Kidney Day), patrocinata dalla Società Italiana di Nefrologia, dalla Fondazione Italiana del Rene e dall’ANED per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della prevenzione delle malattie renali. In occasione di questa particolare data, per cui il Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella ha conferito la medaglia di rappresentanza alla Fondazione Italiana del Rene, tutte le Asl del territorio nazionale hanno aderito al progetto di Prevenzione delle malattie renali mettendo medici e infermieri a disposizione di tutti quei cittadini che necessitano tanto di informazioni su queste patologie quanto riguardo la donazione degli organi. Inoltre, in alcuni Policlinici chi lo vorrà potrà sottoporsi gratuitamente allo screening personalizzato che comprende anamnesi, esame delle urine e misurazione della pressione arteriosa, per valutare il rischio di contrarre una malattia renale.
La giornata quest’anno ha come tema “Malattie renali & Obesità: un sano stile di vita per dei reni in buona salute”: una scelta dettata dalla consapevolezza che gli effetti dell’obesità, quali ad esempio ipertensione, iperglicemia, dislipidemia, possono concorrere in maniera consistente all’insorgenza della malattia renale. Mettendo l’accento sulla relazione tra l’obesità e le malattie renali si intende comunicare ai cittadini che il sovrappeso non controllato rappresenta per la salute un potente fattore di rischio per la malattia renale. In questo caso aumenta in modo esponenziale la probabilità di sviluppo dei maggiori fattori di rischio per nefropatia come diabete e ipertensione ma ha anche un effetto diretto sui reni. Ma il dato importante è che l’obesità, nonostante rappresenti uno dei principali problemi di salute pubblica, è una condizione ampiamente prevenibile poiché causata in buona parte dei casi da stili di vita scorretti. In Piemonte, spiega l’assessorato regionale alla Sanità, “circa 700 pazienti ogni anno giungono ad una insufficienza renale che necessita di una terapia sostitutiva con un’età media è di circa 70 anni. Questa incidenza corrisponde a circa 160-170 casi per milione di abitanti all’anno ed è sovrapponibile alla media italiana. Circa il 18% di questi pazienti viene messo in lista per trapianto renale”.

Anche se il 9 marzo il Sistema di Sanità nazionale invita la popolazione a riflettere sulla prevenzione, non ci si deve dimenticare della cura di quest’organo per tutto il resto dell’anno. Grazie a un buon funzionamento dei reni il corpo umano riesce a depurarsi ma quando non funzionano bene si accumulano metalli nel sangue causando gravi conseguenze alla salute della persona. La Fondazione Italiana del Rene, la Società Italiana di Nefrologia in collaborazione con la Croce Rossa hanno organizzato 160 eventi in altrettante città italiane, scuole, ospedali e anche camper in piazza, a cui consegnare le urine raccolte la mattina, a digiuno e in contenitore sterile, per l’esame gratuito. Assieme al dosaggio della creatinina nel sangue, sono analisi che aiutano a comprendere lo stato del rene.
La malattia renale cronica (MRC) è definita come “una condizione di alterata funzione renale che persiste per più di 3 mesi” ed è classificata in cinque stadi di crescente gravità che iniziano con il danno renale e si concludono con l’avvio della terapia sostitutiva dialitica o con il trapianto di rene. Nel corso degli ultimi anni c’è stata una notevole crescita a livello mondiale di questa patologia, che l’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce nei termini di un problema di salute pubblica globale che, stando ai dati attuali, sembra che aumenterà del 17% nei prossimi dieci anni. La sua diffusione è diventata allarmante anche in Italia, dove si attesta al primo posto tra le malattie croniche per rilevanza epidemiologica, gravità e invalidità, peso assistenziale ed economico. Tra queste, l’insufficienza renale è anche tra le prime cause di morte: rispetto al 1990, oggi è  notevolmente raddoppiato il numero di coloro che si ammalano e muoiono. Ne soffre circa 4/5 milioni di persone. Nei bambini lo studio ItalKid ha riportato un’incidenza di 12.1 casi per anno per milione di abitanti nella popolazione tra gli 8,8 e 13,9 anni ed una prevalenza di 74.7 per milione nella popolazione con quel range di età.
“I numeri parlano chiaro, è evidente che la continua diffusione della malattia renale cronica sia allarmante. In occasione della Giornata Mondiale del Rene, puntare i riflettori sull’infanzia vuole dire fare una campagna di prevenzione molto più incisiva – ha detto Antonio Santoro, Presidente della Società Italiana di Nefrologia, in occasione della GMR 2016 – considerando che si tratta di una patologia la cui identificazione in fase precoce può essere utile a prevenirne l’evoluzione e le complicanze future”.
Come prevenire le malattie renali? 10 semplici passaggi:

 
 

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