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Covid-19, si guarda all’autunno e ai nuovi vaccini

Covid-19, si guarda all'autunno e ai nuovi vaccini

Come procederà l’autunno e qual è l’attuale stato di salute del virus Covid-19? Con la conclusione della stagione estiva, e il relativo rientro dalle vacanze, gli italiani tornano a interrogarsi sui prossimi mesi, con non poca apprensione. In verità, non fanno ben sperare le parole di Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario Ospedale Galeazzi – Sant’Ambrogio di Milano e professore di Igiene Generale e Applicata del dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute dell’Università degli Studi di Milano, che intervenendo al Meeting di Rimini ha precisato che occorrerà “continuare a vaccinare, in particolare i soggetti fragili oltre ad avere “comportamenti responsabili” in “combinazione con la vaccinazione antinfluenzale”. In attesa di ottobre, in Europa – dove i contagi restano stabili – si lavora per avere i nuovi vaccini bivalenti. L’apripista è stato il Regno Unito: le autorità sanitarie infatti hanno approvato una versione aggiornata del vaccino anti Covid della società Moderna appositamente studiato per contrastare la variante Omicron, oltre che la forma originale del virus. A questo proposito, l’agenzia nazionale del farmaco (MHRA) ha dichiarato di aver approvato il vaccino per le dosi di richiamo per gli adulti “dopo che è risultato conforme agli standard di sicurezza, qualità ed efficacia dell’ente regolatorio britannico” e in grado di suscitare una “forte risposta immunitaria” contro entrambi i ceppi.

“Sul fronte Covid stiamo vivendo una strana estate, con molto sommerso. Osserviamo tantissimi casi, a conferma del fatto che non solo il virus non è scomparso, ma è fortemente sottostimato“, ha fatto sapere Claudio Cricelli, presidente della Società italiana di medicina generale e delle cure primarie (Simg). Numeri che torneranno fatalmente a salire con l’arrivo dell’autunno.

Intanto, nel corso del fine settimana sono stati registrati 24.394 nuovi casi, contro i 24.691 di ieri, mentre si contano 88 decessi dai 124 precedenti. I tamponi processati si attestano a 164.804 a fronte dei 158.905 del giorno prima, con un tasso di positività che scende dal 15,5% al 14,8%. Ancora in calo di quattro unità le terapie intensive e di 254 ricoveri.

Sono questi i dati diffusi dal Ministero della Salute sull’andamento della pandemia in Italia. Sempre dal Meeting di Rimini, il ministro della Salute Roberto Speranza conferma che non è previsto alcun cambiamento delle norme rispetto all’isolamento. È un fatto di precauzione che se una persona è positivo non vada in giro, ha detto. Intanto, dal Ministero dell’Istruzione è arrivata una circolare con le nuove regole per il rientro in aula in vista dell’avvio dell’anno scolastico. Niente didattica a distanza in caso di positivi in classe, mascherine solo per gli alunni a rischio di sviluppare forme gravi e nessun obbligo di vaccino per i professori: anche i docenti no-vax potranno tornare in classe. Sempre restando in cattedra e tra i banchi di scuola, in Austria gli insegnanti positivi che saranno asintomatici potranno recarsi in aula per fare lezione in presenza, indossando la mascherina Ffp2.

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