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Covid-19, disposizioni invariate e calo dei casi del 26%

Se risulto positivo al Covid cosa devo fare? Quanti giorni di isolamento dovrò osservare? Alle domande poste dai “nuovi” positivi risponde in modo incisivo il Ministero della Salute chiarendo che non c’è alcun cambiamento in vista in merito all’isolamento. Come fin qui avvenuto, si verificherà l’andamento epidemiologico a livello nazionale e ci sarà un puntuale confronto con e tra le Regioni.

Intanto, in Italia il mese di luglio si è concluso con 36.966 test positivi al coronavirus, un dato incoraggiante se consideriamo i 51.208 registrati nel corso della settimana precedente. In totale dunque sono 376.763 i casi, in diminuzione del -26,0% rispetto alla settimana dal 18 al 24 luglio. Le vittime sono 83 in un giorno, mentre una settimana fa erano state 77 (+7,8% in 7 giorni). Negli ultimi 7 giorni (25-31 luglio) ci sono stati 1.211 decessi, in crescita del 27,5% rispetto alla settimana precedente (18-24 luglio).

Le buone notizie non finiscono. Dall’avvio della pandemia è questa la prima estate che gli italiani potranno viversi pienamente, senza restrizioni – e per il momento – neppure temendo lo spettro delle stesse. A generare una lieve apprensione però c’è “Centaurus”, l’ultima variante Omicron registrata anche in Italia, anche se ad oggi nel nostro Paese si è registrato solo un caso e non è considerata una variante letale. Non mancano però le raccomandazioni. A farle è il dottor Francesco Vaia a capo dell’Istituto Spallanzani di Roma che chiede di continuare a proteggere i più deboli, “che sono oggi il profilo del paziente positivo ospedalizzato e grave, ovvero ultra settantenne, con gravi patologie pregresse e concomitanti che spesso scopre quando va in ospedale di essere positivo”. Per Vaia in questa prima estate senza mascherine, Green pass e distanziamento sarebbe bene vivere senza preoccupazioni ma sempre ma con moderazione, evitando sovraffollamenti: “come sempre – esorta – il tema non è non fare le cose, ma fare tutto in condizioni di sicurezza”.

La fotografia mondiale tuttavia non riflette quella nazionale. Crescono i contagi negli altri paesi, con tanto di effetti collaterali. Il Covid registra infatti un ulteriore nuovo picco dopo marzo: si contano oltre 5,7 milioni di contagi a livello globale con un aumento del 6% rispetto alla settimana precedente, mentre il numero di decessi settimanali è rimasto stabile sopra quota 9.800, secondo gli ultimi dati dell’Organizzazione mondiale della Sanità. Principalmente i casi sono aumentati nella regione del Pacifico occidentale (+28%), in quella del Mediterraneo orientale (+25%) e nel Sudest asiatico (+5%).

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