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CALDO E SALUTE: OCCHIO ALL’USO DEI FARMACI!

Caldo e Farmaci

Il caldo e l’alto tasso di umidità di questi giorni stanno mettendo a dura prova gli italiani soprattutto bambini, anziani e persone affette da patologie per le quali è necessario assumere dei farmaci. Proprio per evitare conseguenze legate al caldo e all’esposizione ai raggi solari, l’Agenzia Italiana del Farmaco, AIFA, ha fornito un vademecum sull’uso di alcuni farmaci che, proprio a causa del loro meccanismo di azione, possono interferire con la termoregolazione o alterare lo stato di idratazione e creare rischi per la salute. Mutua Basis Assistance, Società di Mutuo Soccorso, con questo articolo intende informare tutti gli associati su quali possono essere i disturbi legati all’assunzione di determinati farmaci in questo periodo particolarmente afoso e sulla loro corretta conservazione. 

Gli Anticolinergici possono interferire con la termoregolazione, ridurre lo stato di vigilanza, ostacolare la sudorazione; gli Antipsicotici possono inibire il meccanismo di sudorazione, diminuire la pressione arteriosa e la termoregolazione a livello centrale e ridurre lo stato di vigilanza, rendendo il soggetto incapace di adottare strategie difensive; gli Antistaminici possono inibire il meccanismo di sudorazione e ridurre la pressione arteriosa; Antiparkinsoniani possono inibire il meccanismo di sudorazione e ridurre la pressione arteriosa, causare vertigini e stato di confusione; gli Antidepressivi, invece, possono ridurre la sudorazione, interferire con la termoregolazione centrale e ridurre lo stato di vigilanza; gli Ansiolitici e rilassanti muscolari possono ridurre la sudorazione e causare vertigini, diminuire la gittata cardiaca e influenzare il raffreddamento tramite vasodilatazione, possono causare un aggravamento di sintomi respiratori; gli Antiadrenergici e beta-bloccanti possono influenzare la dilatazione dei vasi sanguigni cutanei, riducendo la capacità di dissipare calore per convezione; i Simpatomimetici, vasodilatatori, compresi nitrati e regolatori del canale del calcio, possono peggiorare l’ipotensione in soggetti vulnerabili; gli Antipertensivi e diuretici possono condurre a disidratazione e ridurre la pressione sanguigna; un effetto collaterale comune è l’iponatremia che può essere aggravata da un eccesso di assunzione di liquidi e infine gli Antiepilettici che possono ridurre lo stato di vigilanza e aumentare lo stato di confusione. 

In generale, il consiglio è quello di parlarne con il proprio medico che saprà sicuramente valutare ogni singola situazione.

“I disturbi che possono dare alcuni farmaci, come antibiotici e antinfiammatori, sono legati anche all’esposizione dei raggi solari con conseguenze di fotoallergia e fototossicità dovute proprio alla luce. Per evitare rischi per la salute sarebbe meglio evitare di assumere determinati farmaci, mentre per le persone che hanno delle patologie, per le quali non è possibile sospendere la terapia, il consiglio è quello di evitare il più possibile l’esposizione al sole. Per esposizione intendo anche una semplice camminata sotto il sole”. Queste sono le parole della Dottoressa Patrizia Teofoli, Dirigente I livello Istituto Dermopatico dell’Immacolata, IRCCS-Roma, che è intervenuta per Mutua Basis Assistance.

In che modo, invece, vanno conservati i farmaci durante il periodo estivo e soprattutto con picchi di calore? L’AIFA ricorda che i farmaci devono essere conservati in un luogo fresco e asciutto a una temperatura inferiore ai 25° in modo tale che le caratteristiche farmacologiche e terapeutiche non vengano alterate per tutto il periodo di validità indicato sulla confezione, in caso contrario la conseguenza è che si riduce considerevolmente la data di scadenza. Se, invece, la temperatura di conservazione è specificatamente indicata non rispettarla potrebbe addirittura renderli dannosi. Quando si parte per le vacanze, i farmaci possono essere trasportati in un contenitore termico, ma è importante evitare sempre l’esposizione a fonti di calore e luce diretta del sole. 

L’armadietto dei medicinali, a dispetto del nome, secondo l’AIFA, è spesso il posto peggiore per conservare i farmaci a causa dell’umidità elevata frequente in bagno, quindi il consiglio è quello di riporli in un armadio di tela, in un ripostiglio, in camera da letto o in un mobile da cucina lontano da fonti di calore. È importante mantenere i contenitori originali etichettati che sono progettati in maniera tale da proteggere e conservare i medicinali. Ad esempio, quelli oscurati sono usati per i farmaci fotosensibili, mentre i contenitori in vetro vengono utilizzati per medicinali che possono essere assorbiti dalla plastica (per esempio, compresse di nitroglicerina). 

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