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Asma: Respirare secondo natura, l’iniziativa della Fondazione Bambino Gesù Onlus

“Respirare secondo natura” è l’iniziativa della Fondazione Bambino Gesù Onlus per i bimbi con l’asma.

Respirare secondo natura per combattere l’asma, una malattia che rappresenta ormai la causa principale di ricovero in pronto soccorso e la prima condizione cronica tra le cause di assenze a scuola.
Sono 27 i piccoli pazienti affetti da asma dell’ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, di età compresa tra gli 8 e i 16 anni, che in questi giorni, fino al 15 luglio, stanno soggiornando, accompagnati dai genitori, presso l’Istituto Pio XII Onlus, sulle rive del lago di Misurina, per seguire un programma per comprendere e gestire l’asma.

“Respirare secondo natura” è il nome dell’iniziativa sostenuta dalla Fondazione Bambino Gesù Onlus  con l’obiettivo di tenere sotto controllo l’asma e migliorare la qualità di vita dei bambini che ne soffrono in un ambiente a 1700 metri di altitudine, privo di sostanze ‘allergizzanti’, come l’acaro degli ambienti domestici, i pollini e l’inquinamento dell’aria.  Durante il soggiorno i ragazzi, accompagnati dai loro familiari, parteciperanno ad un programma che spiegherà come comprendere e gestire la malattia. I risultati emersi verranno confrontati con quelli registrati 6 mesi prima e 6 mesi dopo il ricovero in alta quota. Un soggiorno climatico di tipo terapeutico ed educazionale a Misurina, dichiara Renato Cutrera, responsabile Broncopneumologia del Bambino Gesù, “si colloca in un ambiente libero da inquinanti e sopra i 1.700 metri, quindi con una concentrazione di acaro della polvere inesistente. In tale ambiente il ragazzo sarà valutato ogni giorno da un’equipe interdisciplinare, con il coinvolgimento della famiglia nella gestione della malattia e delle sue complicanze”. Per i disturbi del respiro del bambino, spiega Ermanno Baldo, direttore clinico del Pio XII, “lo sviluppo di una reale collaborazione tra Centri clinici di eccellenza come il Bambino Gesù e un laboratorio di Medicina per la cura, diagnosi e riabilitazione di questo tipo di malattie in età pediatrica in quota quale il Pio XII, rappresenta un’opportunità, sia quale terreno di ricerca scientifica sia per l’integrazione delle opzioni terapeutiche”.
 
 
 
 
 
 
 

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