Alluvione e piogge intense, in Emilia-Romagna è allarme tetano

Potremmo definirlo l’altro volto dell’emergenza maltempo. Non sono giorni facili per la regione Emilia-Romagna, colpita per metà da un disastroso evento naturale che ha causato l’esondazione di decine di fiumi e corsi d’acqua minori che hanno allagato non poche città e paesi. Una fetta del territorio, in modo particolare la Romagna, è letteralmente in ginocchio con migliaia di sfollati, 16 decessi, e innumerevoli danni ad abitazioni, veicoli, beni mobili e attività produttive ed economiche. Tra le tante criticità rilevate c’è anche l’allarme infezione e la probabile diffusione di malattie, ragione per cui nella regione colpita da piogge intense in moltissimi hanno richiesto di vaccinarsi contro il tetano e patologie simili. In Italia la vaccinazione antitetanica è obbligatoria per tutti i nati a partire dal primo anno di età e per alcune categorie di lavoratori, come quelli del mondo agricolo.

Tuttavia, a causa della straordinarietà del contesto, le autorità locali hanno diffuso una comunicazione a tutta la popolazione chiedendo ai cittadini che non hanno mai fatto un vaccino antitetanico di provvedere il prima possibile. Il problema è una conseguenza dell’alluvione e delle acque stagnanti in cui in tanti, volontari e soccorritori, si immergono per le attività di pulizia e sgombero da detriti e rifiuti. Intanto i militari hanno donato alcuni disinfettanti per evitare che la malattia si diffonda.

Il tetano è una malattia causata dalla tossina prodotta dal batterio anaerobio obbligato Clostridium tetani. Le modalità attraverso cui questo microorganismo penetra nell’organismo sono diverse ma in tutti i casi deve esserci una lesione cutanea, acuta, provocata da oggetti o strumenti contaminati dalle spore del suddetto batterio. Se la malattia non viene diagnosticata e trattata nell’immediato, le conseguenze potrebbero essere dannose per la persona. Il miglior metodo per scongiurare la comparsa del tetano consiste proprio nell’effettuare lo specifico vaccino. 

Al fine di evitare effetti dannosi, ci si può vaccinare. È questa l’antitetanica, che si pratica al fine di prevenire l’insorgenza del tetano. Una volta somministrato, il vaccino induce una risposta immunitaria nel paziente che lo difenderà dall’attacco del batterio attraverso la memoria immunologica.

Alessandro Notarnicola
Alessandro Notarnicola
Mi occupo di giornalismo e critica cinematografica. Dopo la laurea in Lettere e Filosofia nel 2013, nel 2016 ho conseguito la Laurea Magistrale in "Editoria e Scrittura". Da qualche anno mi sono concentrato sull'attività della Santa Sede e sui principali eventi che coinvolgono la Chiesa cattolica in Italia e nel mondo intero.

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