Al via la Settimana del glaucoma: controlli gratuiti e gazebo informativi in tutta Italia

Settimana Glaucoma 2016
“C’è così tanto da vedere. Non perdere nulla. Prevenire è semplice”. È questo lo slogan della campagna di prevenzione in occasione della Settimana Mondiale del Glaucoma, presentata al ministero della Salute lo scorso 4 marzo. La campagna riguarda 70 città italiane e consente di accedere a controlli gratuiti, materiale e conferenze informative dal 6 al 12 marzo.

Settimana Glaucoma 2016Il glaucoma è una malattia che colpisce il nervo ottico, nella maggior parte dei casi con un aumento della pressione interna dell’occhio, e nel tempo causa danni permanenti alla vista, accompagnati dalla riduzione del campo visivo e da alterazioni della papilla ottica. Secondo dati diffusi dall’Istituto IAPB- Sezione Italiana dell’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità, che promuove la campagna di prevenzione, in Italia sono circa un milione le persone colpite, ma solo la metà ne è a conoscenza. E’ una malattia che, se diagnosticata in tempo, può essere curata e tenuta sotto controllo. Per questo sono importanti l’informazione e la prevenzione. Ed è questo il senso della campagna: nelle piazze delle grandi città, ma anche di molti piccoli comuni, si potranno ricevere informazioni e assistere a conferenze e incontri. In trentasette città sarà possibile sottoporsi a check-up oculistici gratuiti a bordo di Unità mobili oftalmiche o in ambulatori.
Mutua MBA, prima società di mutuo soccorso per numero di soci, è da sempre attenta alla diagnosi precoce ritenendo la prevenzione l’unica vera arma per migliorare la qualità di vita degli aderenti. Crede fortemente che la Salute dell’individuo e la sua capacità di vivere nel proprio contesto sociale passino da un stile di vita sano e dal benessere psico-fisico perché “la salute è una dimensione essenziale del benessere individuale”.
Il glaucoma è una malattia subdola, che nelle fasi iniziali può colpire senza dare sintomi, proprio per questo è stato definito “ladro silenzioso della vista”. Si stima che ne siano affette oltre 55 milioni di persone nel mondo, quasi quanto l’intera popolazione italiana. Colpisce soprattutto persone che hanno più di 40 anni e se non viene diagnosticato e affrontato per tempo, può compromettere drasticamente la vista, tanto che nei paesi industrializzati rappresenta una delle tre maggiori cause di ipovisione e di cecità. Per chi ha parenti di primo grado che ne sono affetti, inoltre, il rischio di soffrirne è maggiore di ben 10 volte rispetto al resto della popolazione della medesima fascia d’età. Grazie alla ricerca scientifica e al progresso tecnologico, fortunatamente le capacità di diagnosi precoce sono migliorate tantissimo: oltre alla misura della pressione oculare, all’esame clinico del nervo ottico, alla valutazione del campo visivo e alla gonioscopia, ci sono nuove tecniche, quali la pachimetria, l’imaging del nervo ottico e delle fibre nervose retiniche.
“La prevenzione è molto importante, – ha spiegato in una intervista all’agenzia Dire il professor Mario Stirpe, presidente dell’IRCSS “G.B. Bietti”, per lo Studio e la Ricerca in Oftalmologia – perché si compone di esami diversi, compreso quello del campo visivo, un metodo per misurare l’ampiezza di visione dell’occhio, e può dare segni molto precoci di una malattia che non si è ancora manifestata nel soggetto ma che è già manifesta clinicamente”. La pressione dell’occhio “è fondamentale, però non è il solo elemento, e se si vuole fare una prevenzione seria bisogna sottoporre il soggetto a rischio ad una serie di esami che svelano la malattia nella sua fase iniziale e, quindi, più curabile”.
Per quanto riguarda la terapia, poiché con il glaucoma aumenta la pressione interna dell’occhio, che arriva a livelli capaci di danneggiare il nervo ottico, l’obiettivo è abbassare la pressione oculare. Ci sono diverse soluzioni: colliri, ma anche il trattamento laser e chirurgico. Non va dimenticato, però, che si tratta di una malattia cronica, che deve essere quindi gestita e tenuta sotto controllo per tutta la vita. Per questo motivo la terapia deve essere non solo, ovviamente, efficace, ma anche ben tollerata e capita dal paziente, che non deve trascurare gli appuntamenti di controllo. Molto importante è anche il supporto psicologico, poiché il paziente deve affrontare anche problematiche legate al possibile calo della vista, e quindi ad un abbassamento della qualità di vita. Per fortuna, la ricerca sta facendo grandi passi in avanti, e molto presto la malattia potrà essere diagnosticata con sicurezza allo stadio iniziale e anche nella terapia si stanno registrando grandi progressi: dalle nuove molecole che permettono di abbassare la pressione oculare più facilmente e con meno effetti indesiderati, ai farmaci per proteggere il nervo ottico (la cosiddetta “neuroprotezione”), passando per nuovi trattamenti con il laser e gli ultrasuoni.  Ma la parola d’ordine resta sempre una sola: prevenzione.
 

Mariachiara Manopulo
Mariachiara Manopulo
Bolognese di nascita e quasi romana d’adozione, mi sono laureata in Scienze della comunicazione pubblica, sociale e politica, e specializzata prima con un Master in diritto parlamentare e valutazione delle politiche pubbliche e poi con un Master in Digital PR e Media Relations. Ho avuto diverse esperienze nel settore della comunicazione; dopo più di tre anni passati nell'ufficio stampa di un gruppo parlamentare alla Camera dei deputati, ora lavoro nell'ufficio Comunicazione e Marketing di Health Italia.

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