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Abbandono degli animali, in estate fenomeno in aumento

Partire per le vacanze ricordandosi di tutto, o quasi. Un fenomeno sempre più preoccupante che caratterizza le estati italiane riguarda l’abbandono di cani, che costituisce un reato ai sensi dell’art. 727 del codice penale. Nel corso del 2021 sono stati registrati 72.115 ingressi di cani nei canili sanitari e 29.194 nei rifugi: numeri altissimi che definiscono la gravità di un problema sempre più annoso. A questo inoltre si somma la questione della restituzione ai canili degli animali adottati nel corso di questi due anni di pandemia, e in modo particolare in riferimento al primo lockdown.

Il Ministero della Salute, in collaborazione con la Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani (FNOVI), ha promosso una campagna di comunicazione sull’abbandono degli animali, con lo scopo di sensibilizzare la popolazione sul possesso responsabile degli animali d’affezione e focalizzare l’attenzione soprattutto al contrasto del fenomeno dell’abbandono. A questo proposito, la FNOVI ha realizzato un sito dedicato alla tematica del possesso responsabile degli animali, con un particolare focus sul problema dell’abbandono e, in collaborazione con il Ministero della Salute, uno spot radiofonico di 30 secondi, nella doppia versione cane e gatto, che, per la prima volta, diventano protagonisti di una campagna.

Per contrastare il più possibile i fenomeni dell’abbandono, dei maltrattamenti dei nostri amici a quattro zampe, e al fine di limitare gli incidenti stradali, a partire da questo fine settimana su tutto il territorio nazionale sono previsti più controlli sulle strade. La società Tangenziale Esterna ha confermato l’adesione alla campagna “Con te. Sempre!” lanciata da Enpa e patrocinata da Aiscat e Anas contro quei crimini, purtroppo a rischio di recrudescenza a causa della crisi economica acuita dalla guerra in Ucraina, che sono gli abbandoni di cani e gatti in autostrada durante i grandi esodi estivi.

Nel nostro paese inoltre l’abbandono di animali è reato ai sensi dell’art. 727 del Codice penale che recita al primo comma: chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro. L’abbandono di cani e gatti oltre a portare al randagismo è spesso alla base degli incidenti stradali. Gli animali domestici infatti, si ritrovano smarriti e disorientati a vagare per le strade, creando situazioni che mettono in pericolo la loro incolumità e quella degli utenti della strada (automobilisti e motociclisti).

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