La campagna antinfluenzale 2025-2026 si presenta con un’offerta vaccinale aggiornata e consolidata, grazie all’autorizzazione di 11 vaccini da parte dell’Aifa e dell’Ema, che si basa sull’analisi dei ceppi virali circolanti nella stagione precedente, in conformità alle indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Questo processo di aggiornamento è fondamentale per garantire che i vaccini siano efficaci contro le varianti più recenti del virus influenzale, il quale è noto per la sua capacità di mutazione e per la variabilità stagionale.
I vaccini antinfluenzali rappresentano da anni una delle principali strategie di prevenzione delle malattie respiratorie stagionali. Il loro profilo di sicurezza, consolidato nel tempo grazie a un costante monitoraggio svolto dall’Aifa attraverso la Rete nazionale di farmacovigilanza e i Centri regionali di farmacovigilanza, assicura un controllo attento sulle eventuali reazioni avverse. La condivisione di dati con l’Ema permette un monitoraggio coordinato a livello europeo, fondamentale per la gestione di un problema sanitario che, per sua natura, non conosce confini nazionali.
Il Ministero della Salute, con la sua raccomandazione di avviare le campagne vaccinali regionali a partire da ottobre, mira a massimizzare la copertura vaccinale nei mesi in cui l’influenza è maggiormente diffusa. L’offerta gratuita a categorie specifiche di popolazione – persone sopra i 60 anni, donne in gravidanza e nel post-partum, bambini tra i 6 mesi e i 6 anni, soggetti con patologie croniche, persone in strutture di lungodegenza, familiari di soggetti ad alto rischio, e lavoratori di servizi pubblici essenziali – sottolinea l’importanza di proteggere le fasce più vulnerabili e quelle maggiormente esposte al contagio.
La vaccinazione è riconosciuta come la misura più efficace per prevenire l’influenza e le sue possibili complicanze, che possono essere gravi soprattutto nei soggetti a rischio. La protezione offerta dal vaccino non solo riduce la probabilità di contrarre la malattia, ma contribuisce anche a limitare la diffusione del virus nella comunità, proteggendo indirettamente chi non può vaccinarsi o chi risponde meno efficacemente al vaccino stesso.
Accanto alla vaccinazione, l’Aifa ricorda l’importanza delle buone pratiche igieniche, che restano un pilastro fondamentale nella prevenzione dell’influenza e di molte altre malattie trasmissibili. Il lavaggio frequente e corretto delle mani, l’uso di fazzoletti monouso per coprire bocca e naso durante tosse e starnuti, e l’aerazione regolare degli ambienti sono semplici accorgimenti che, se adottati diffusamente, possono ridurre significativamente la trasmissione del virus.