FUMO, IL VIZIO È SEMPRE PIU DIFFUSO TRA I GIOVANI

Fumo: l’Aiom ha presentato i risultati della campagna #MeglioSmettere: molti ragazzi iniziano “per emulazione”, convinti che la nicotina non dia dipendenza.

 
Sono allarmanti i dati emersi dal sondaggio realizzato dall’Associazione italiana di oncologia medica (AIOM) attraverso la App  “Con le sigarette… Meglio Smettere” fra gli studenti del biennio delle superiori. Il 34% dei ragazzi è convinto che le sigarette non facciano poi così male come dicono medici e famigliari. Addirittura, il 47% pensa che il fumo possa provocare solo febbre, tosse o mal di stomaco. L’80% inizia “perché lo fanno i miei amici”, e per otto ragazzi su dieci “smettere è molto facile”, quindi perché non provare? E ancora: più della metà degli studenti interpellati pensa che la nicotina non dia alcuna dipendenza, “altrimenti sarebbe illegale”.
Il sondaggio fa parte della campagna #MeglioSmettere, il primo progetto nazionale contro il tabagismo lanciato nel gennaio scorso dall’Aiom con la collaborazione di Msd Italia,  i cui risultati sono stati presentati lo scorso 16 maggio, in un convegno all’Auditorium del Ministero della Salute. Tra i ragazzi c’è tanta ignoranza. Obiettivo della campagna era quindi informarli sui gravi rischi provocati dal fumo per la salute.

Tanti, troppi iniziano, convinti che “tanto non fa male”. Ma non sanno che ogni sigaretta contiene 4000 sostanze tossiche e 40 componenti cancerogene. Nicotina, ma non solo: anche benzene, formaldeide, catrame, arsenico, cadmio, cromo, cianuro di idrogeno, monossido di carbonio, ossido di azoto, ammoniaca.
Il fumo è la seconda causa di morte nel mondo e le sigarette sono uno dei più importanti fattori di rischio oncologico. Fumare aumenta di 14 volte le probabilità di insorgenza di un tumore al polmone, ed è un grave fattore di rischio anche per il cancro al seno, alla prostata, alla vescica, al colon-retto, e per le malattie cardiovascolari e dell’apparato respiratorio.
Ogni anno, ha spiegato Carmine Pinto, presidente dell’AIOM, “potremmo evitare oltre 180.000 decessi”. Purtroppo nel nostro Paese, il vizio del fumo è diffusissimo tra i giovani: fuma quotidianamente quasi il 14% dei ragazzi quindicenni e il 13,3% delle ragazze, l’8% dei tredicenni e l’1% degli undicenni. I numeri sono in forte aumento, soprattutto tra le ragazzine. Tra i 15 e i 17 anni un giovane su quattro fuma, e non bisogna dimenticarsi di tutti i bambini e gli adolescenti che inalano fumo passivo (oltre il 49% dei genitori fumatori fuma in presenza dei figli).
La salute passa soprattutto da uno stile di vita salutare: niente fumo, un consumo molto limitato di alcol, una dieta corretta, attività fisica. Per Mutua MBA, società di mutuo soccorso leader nella sanità integrativa, il diritto alla salute è il valore più importante: siamo convinti che un mondo libero dal fumo rappresenti un diritto e un notevole vantaggio per la salute di tutti (ne abbiamo parlato anche qui). Per questo sosteniamo con forza le campagne antifumo, come #MeglioSmettere.
È fondamentale informare correttamente sulle conseguenze del fumo e diffondere la cultura della prevenzione, anche e soprattutto tra i ragazzi. Da gennaio, quando è iniziata la campagna, gli oncologi dell’AIOM sono stati i protagonisti di un tour nelle scuole medie superiori di Roma, Torino e Napoli , dove hanno tenuto lezioni speciali sulla salute e sulla prevenzione. È stato anche realizzato un concorso: gli studenti dovevano produrre una sceneggiatura per uno spot contro il fumo che verrà realizzato dallo Istituto Europeo di Design (IED) di Roma e nei prossimi mesi sarà diffuso nelle sale cinematografiche italiane.
Per rendere più incisivo il messaggio, è stata scelta una testimonial d’eccezione, la tennista Flavia Pennetta, protagonista di un opuscolo e di uno spot: “Decidi tu della tua vita sempre, non fumare”. “Il mondo dello sport deve scendere in campo in questa battaglia contro uno stile di vita tanto stupido quanto pericoloso. Per questo ho deciso di apparire in un video con immagini decisamente crude ma estremamente efficaci, soprattutto per i più giovani. Spero di poter dare anch’io il mio piccolo contributo e di convincere qualche adolescente a buttar via, per sempre, quel maledetto pacchetto di sigarette”.

Mariachiara Manopulo
Mariachiara Manopulo
Bolognese di nascita e quasi romana d’adozione, mi sono laureata in Scienze della comunicazione pubblica, sociale e politica, e specializzata prima con un Master in diritto parlamentare e valutazione delle politiche pubbliche e poi con un Master in Digital PR e Media Relations. Ho avuto diverse esperienze nel settore della comunicazione; dopo più di tre anni passati nell'ufficio stampa di un gruppo parlamentare alla Camera dei deputati, ora lavoro nell'ufficio Comunicazione e Marketing di Health Italia.

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