Le carote: i vegetali a maggior contenuto di carboidrati ma con numerose proprietà nutritive

Le carote contengono molti carboidrati, ma anche fibre, minerali e vitamine! Addirittura, si consiglia una carota al giorno per difendersi dai tumori.

La carota, nome botanico Daucus carota, è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Apiaceae. È uno dei più comuni ortaggi, e il suo nome deriva dal greco Karotón. La carota è diffusa in Europa, in Asia e nel Nord Africa. Può essere mangiata cruda, cotta e in tutte le stagioni dell’anno. Questo ortaggio viene coltivato soprattutto per le proprietà della sua radice che ha un alto potere nutritivo e curativo.
La carota contiene una buona percentuale di fibre, minerali e vitamine, composti molto utili alla nostra salute. Contiene soprattutto acqua (87,9 g) e carboidrati (9,6 g). Per questo ultimo elemento, a volte viene considerata come un alimento grasso ma, in realtà, è molto salutare e non bisogna per forza limitarne le quantità. In particolare, 100 grammi di carota hanno un apporto calorico pari a 41 kcal.
Questo ortaggio è particolarmente ricca di caroteni e di vitamina A. Un etto di carote fresche contengono 8.285 mcg di beta-carotene e 16.701 IU di vitamina A. Recenti studi sostengono che queste sostanze possono proteggere dall’insorgenza del tumore alla prostata, al colon e allo stomaco. Inoltre, uno studio americano dimostra come le donne che assumono molti caroteni, hanno un minor rischio di sviluppare il cancro al seno. Più precisamente, si consiglia una carota al giorno per difendersi dai tumori. Le carote, infatti, risultano contenere un composto avente una forte azione anti cancerogena, il falcarinolo. Questa sostanza sembra essere una sorta di pesticida naturale che la carota stessa usa per proteggere le sue radici da malattie fungine.

Le carote, quindi, presentano essenzialmente in grosse quantità:

  • Il beta-carotene, un pigmento organico antiossidante necessario per una sana crescita dei tessuti corporei e anche per la loro riparazione. Contribuisce alla protezione delle mucose presenti nei polmoni, nella bocca e nel naso, riducendo così il rischio di infezioni. Inoltre, può diminuire problemi agli occhi come la cataratta. Un metodo per assimilare ancora meglio il beta-carotene e i suoi benefici, consiste nel condire le carote con qualcosa di grasso, tipo olio o burro, il grasso aumenta la disponibilità del carotene e può far aumentare fino  a tre volte la capacità del nostro organismo ad assimilarlo. Uno studio effettuato presso The Institute of Food Research ha dimostrato che consumare carote leggermente cotte garantisce una quantità di beta-carotene superiore alla carote crude. Per fare in modo che la carota non disperda le sue sostanze nutritive durante la sua preparazione, va cotta intera e tagliata dopo la cottura.
  • I carotenoidi, la cui attività, insieme a quella delle fibre alimentari, contribuisce a ridurre i livelli di colesterolo cattivo LDL nel sangue. Svariati studi, infatti, collegano il consumo di carote a livelli più bassi di colesterolo cattivo. Questa proprietà della carota si ripercuote positivamente sulla prevenzione di malattie come l’arteriosclerosi, infarto ed ictus. In particolare, l’Università di Harvard ha svolto un’indagine su persone che mangiavano più di sei carote a settimana. Queste hanno avuto pochissime probabilità di sviluppare un ictus rispetto a chi ne mangiava solo una al mese o meno.

La carota contiene anche molti minerali e ognuno di loro svolge importanti funzioni nel nostro organismo. Calcio, fosforo e magnesio sono essenziali per la salute delle nostra ossa, il fosforo mantiene in salute pelle, capelli e nervi, mentre il magnesio agevola lo sviluppo mentale e la digestione dei grassi.
Per uso esterno le carote, come la papaya, possono essere usate anche per curare scottature, ferite ed altri problemi della pelle. Una maschera di bellezza preparata con cartone può essere utile per ammorbidire la pelle del viso, eliminare le macchie cutanee, i brufoli e le occhiaie.
Le carote possono provocare anche reazioni allergiche nel 25 % degli individui, strettamente correlate al polline. Pertanto, se una persona è allergica al polline di betulla o di artemisia potrebbe esserlo anche a quello di carota. Prurito alla bocca, gonfiore in gola e shock anafilattico sono i sintomi più noti ed evidenti a chi non tollera la carota.

Beatrice Casella
Beatrice Casella
Laureata in economia internazionale e dello sviluppo, si è sempre appassionata del settore sanitario. Il tema della tesi di laurea triennale ha riguardato il tasso di mortalità infantile in Tanzania (paese dove ha vissuto alcuni anni). Per il suo master's degree si è concentrata sull'incidenza della politica e dell'economia nel garantire una salute globale. Praticante giornalista, ha lavorato a Milano con il Gruppo editoriale L'Espresso e attualmente lavora come Research Analyst per una società che si occupa di costruzioni sostenibili.

Comments are closed.