Gli italiani sono i più sani del mondo: merito della Dieta Mediterranea

Secondo la classifica Bloomberg, gli italiani vivono meglio rispetto agli americani, canadesi e britannici, più colpiti da ipertensione, colesterolo e disturbi mentali. Fra i punti di forza c’è l’elevato numero di medici e soprattutto l’alimentazione, completamente basata sulla dieta Mediterranea, considerata generalmente la migliore fra tutte.

“Questo è il Paese del sole, questo è il Paese del mare”. Recitavano così i versi di una canzone napoletana del 1925 che celebravano la bellezza della città di Napoli e assieme a questa dell’Italia intera, terra di sole e di bei paesaggi. Oggi, a distanza di molti anni, il nostro Belpaese conserva ancora il primato tanto che, nonostante la crisi che imperversa dal 2008 e l’economia traballante, si aggiudica il titolo di Paese più sano al mondo, occupando la primissima posizione del Bloomberg Global Health Index, su una lista che comprende ben 163 Paesi in classifica. Un bimbo nato in Italia ha un’aspettativa di vita di almeno 80 anni, contro i 52 della Sierra Leone, che si aggiudica tristemente l’ultimo posto.
L’Italia è una madre dalle mille problematiche, dalla crisi economica che costringe molte aziende alla chiusura fino all’altissimo tasso di disoccupazione arrivata al 40%, eppure, nonostante la gravità dei tempi presenti caratterizzati da un debito pubblico non da banalizzare, riesce ancora ad offrire ai propri figli, gli italiani, un benessere del corpo e dello spirito che gli altri popoli potranno solo invidiare. Secondo la classifica Bloomberg, infatti, gli italiani vivono meglio rispetto agli americani, canadesi e britannici, più colpiti da ipertensione, colesterolo e disturbi mentali. Fra i punti di forza della popolazione che solo nell’ultimo secolo ha superato due guerre mondiali, c’è l’elevato numero di medici e soprattutto l’alimentazione, ricca di verdure e condita con olio extravergine di oliva, completamente basata sulla dieta Mediterranea (patrimonio dell’Unesco) che è considerata generalmente la migliore fra tutte. A tal riguardo Bloomberg cita Adam Drewnowski, direttore del Center for Public Health Nutrition dell’Università di Washington, secondo cui è di fondamentale importanza per i consumatori poter avere accesso a prodotti freschi, come frutta e pesce.
 

 
Primi, dunque, su 163 Paesi considerati, gli italiani conservano un’aspettativa di vita alla nascita che per i neonati di oggi supera gli 80 anni. Ma oltre che la durata, conta anche la qualità. Il nostro Paese infatti supera anche altre nazioni famose al mondo per la loro longevità: da quelle del Nord Europa (l’Islanda, seconda è a 91,21 punti, la Svezia a 88,92), a quelle orientali (Giappone a 89,15, la ricca Singapore a 90,23), alle altre terre del Mediterraneo (la Spagna è sesta con 89,19 punti).
Tra gli altri Paesi salutari sono dunque annoverati l’Islanda e la Svizzera, seguite da Singapore e Australia. Gli Stati Uniti sono solo al 34esimo posto, a causa dell’epidemia di sovrappeso e obesità che interessa il Nord America, con un punteggio di 73,05 su 100. Ben lontano dal nostro 93,11 su 100.
Sembrerebbe che questo primato, che fa tanto onore al nostro popolo e alla nostra terra, l’Italia se lo sia guadagnato grazie alla Dieta Mediterranea che a partire dal novembre del 2010 è stata riconosciuta dall’Unesco Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità. con queste precise motivazioni: “La Dieta Mediterranea è molto più che un semplice alimento. Essa promuove l’interazione sociale, poiché il pasto in comune è alla base dei costumi sociali e delle festività condivise da una data comunità, e ha dato luogo a un notevole corpus di conoscenze, canzoni, massime, racconti e leggende. La Dieta si fonda nel rispetto per il territorio e la biodiversità, e garantisce la conservazione e lo sviluppo delle attività tradizionali e dei mestieri collegati alla pesca e all’agricoltura nelle comunità del Mediterraneo”. Essa nella sostanza rappresenta un vero e proprio modello di vita per ciascun italiano, poiché raccoglie una serie di abitudini alimentari che affondano le radici agli inizi dal ‘900 e che si sono poi consolidate in occasione del grande boom economico degli anni ‘50/‘60. Malgrado oggi la crisi economica non consenta a tutti di acquistare prodotti di prima qualità, gli italiani cercano sempre di dare al cibo, e all’alimentazione in generale, una priorità assoluta.
La Dieta Mediterranea, infatti, protegge da molte malattie. Alcuni studi degli ultimi anni hanno evidenziato uno stretto legame tra la Dieta Mediterranea e la riduzione di patologie cardiovascolari e tumorali.
 

Alessandro Notarnicola
Alessandro Notarnicola
Mi occupo di giornalismo e critica cinematografica. Dopo la laurea in Lettere e Filosofia nel 2013, nel 2016 ho conseguito la Laurea Magistrale in "Editoria e Scrittura". Da qualche anno mi sono concentrato sull'attività della Santa Sede e sui principali eventi che coinvolgono la Chiesa cattolica in Italia e nel mondo intero.

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