Ghosting: la relazione che svanisce

Immagina che tu sia alla ricerca dell´anima gemella, di qualcuno da amare e che si prenda cura di te.
Lo trovi.
Vai ad un appuntamento e quella persona sembra perfetta per te.
Torni a casa e invii un messaggio su WhatsApp.
Nessuna risposta. Ci riprovi. Niente. La persona che sembrava perfetta per te in realtà non è interessata né sembra essere svanita nel nulla, senza darti spiegazioni. Un’indagine del 2016 pubblicata su Fortune ha rivelato che il 78% degli utenti è stata vittima di ghosting.
Il ghosting si verifica appunto quando una persona con cui ci si sta frequentando da qualche tempo improvvisamente comincia a non rispondere ai messaggi, alle e-mail o alle telefonate. Come suggerisce il termine la persona letteralmente svanisce senza lasciare traccia. Ciò può succedere immediatamente (per esempio dopo il primo appuntamento) o, in occasioni più rare, dopo una relazione a lungo termine.
Il ghosting è una modalità interpersonale passiva-aggressiva, tipica delle persone che, per evitare lo scontro diretto, esprimono la propria ostilità in modo da stimolare il senso di colpa negli altri attraverso atteggiamenti subdoli che nascondono una fondamentale incapacità di affrontare il conflitto, le proprie emozioni negative e di mettersi nei panni dell´altra persona.
In chi lo subisce, il ghosting impedendo di esprimere le proprie emozioni e di essere ascoltati, rende impotenti e priva dell´opportunità di elaborare emotivamente, assieme all´altro, l’esperienza del rifiuto sociale. Sentirci rifiutati dall´altro fa precipitare la propria autostima, e questo è vero specialmente in individui che percepiscono il loro senso di stabilità personale a partire da una centratura sull´altro.
Persone che possiedono bassi livelli di autostima sperimentano il rifiuto come ancora più doloroso e diverse ricerche suggeriscono che il rifiuto sociale attiva gli stessi substrati neurali del dolore fisico.
If it doesn´t open, it ain´t your door”, recita un proverbio inglese.
La cosa importante da ricordare in questi casi è che non tutte le persone che si incontrano sono quelle giuste. Probabilmente non è scattato quel qualcosa in più che avrebbe permesso alla relazione di fare un passo in avanti. Quando la persona giusta arriverà tutto sarà naturale e semplice. Nel frattempo, lasciarsi aperti a nuove possibilità (e a un futuro migliore con qualcun altro) è la cosa migliore che si può fare.

Giuseppe Iannone
Giuseppe Iannone
Psicologo clinico e neuropsicologo, ha conseguito la Laurea in Neuroscienze Cliniche e Cognitive con specializzazione in Psicopatologia presso l’Università di Maastricht (Paesi Bassi). È iscritto all'Albo dell'Ordine degli Psicologi della Lombardia ed è sono autore di diverse pubblicazioni scientifiche. Possiede una seconda laurea in Pedagogia della Lingua e Cultura Italiana, conseguita a pieni voti presso l’Università per Stranieri di Siena e si occupa di consulenza linguistica e culturale in diverse aziende. Infine, è istruttore di tecniche di respirazione, di rilassamento, di training autogeno, di massaggio russo e di autodifesa presso la A.S.D. Systema Milano.

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