Bye bye estate…ma attenzione alle macchie solari sulla pelle del viso

Contro le macchie solari, i consigli della dott.ssa Patrizia Teofoli.

Le macchie sulla pelle sono un disturbo estetico molto diffuso che in Italia riguarda circa il 70% delle donne. Le antiestetiche macchie brune sono un problema tipicamente estivo. Perché si formano? Quali sono le principali cause e come trattarle? C’è un modo per evitare la loro formazione?
Mutua Mba, società di mutuo soccorso, leader in Italia per numero di associati, l’ha chiesto alla dottoressa Patrizia Teofoli, Dirigente I livello Istituto Dermopatico dell’Immacolata, IRCCS-Roma.
Dottoressa le macchie sulla pelle, conosciute anche come macchie solari cutanee, che compaiono principalmente sul viso, sono un disturbo che colpisce un’alta percentuale di donne. Di cosa si tratta?
“Il melasma o cloasma, rappresenta un inestetismo cutaneo molto frequente caratterizzato dalla comparsa di chiazze iperpigmentate di colorito marrone, a limiti irregolari e tendenti alla confluenza, localizzate generalmente al volto in regione centrofaciale (fronte, guance, labbro superiore) o in regione malare (zigomo) o mandibolare (mandibola, mento)”.
Quali sono le cause? 
“Le cause del melasma non sono completamente note ma oltre all’importanza della predisposizione genetica sono implicati l’esposizione ai raggi ultravioletti (UV) (anche lo spettro  visibile), come fattore primario, e l’influenza degli ormoni femminili (aumento dei recettori per gli estrogeni nella cute, aumentati dei livelli di ormoni quali estrogeni, progesterone in gravidanza ed infine di progesterone in perimenopausa).
Altri fattori implicati sono i farmaci fotosensibilizzanti (alcuni antibiotici ed antinfiammatori) e anche alcuni cosmetici che provocano reazioni di fotosensibilizzazione.
I raggi ultravioletti e la luce visibile inducono nella cute le specie reattive dell’ossigeno (note come radicali liberi) e del Stem Cell Factor (SCF) che provocano la proliferazione e l’attivazione del melanocita. Inoltre i raggi UV inducono inoltre anche la sintesi del neuropeptide alfa-MSH con stimolazione ulteriore di attività del melanocita con  produzione di melanina”.

Chi sono i soggetti più a rischio?
“Il melasma si manifesta quasi esclusivamente  nel sesso femminile e nei fototipi più scuri a cui appartengono ad esempio i latini e gli asiatici”.
Come si combattono? E quando le macchie sono molto evidenti quali sono i rimedi che oggi si hanno a disposizione? 
“Il primo accorgimento consiste nell’evitare l’esposizione solare tutto l’anno anche applicando uno schermo solare a largo spettro SPF50+,  si può inoltre effettuare un trattamento sistemico con acido tranexamico, carotenoidi, antiossidanti, o con il Polypodium leucotomos, estratto dalla felce americana, in associazione a formulazioni topiche da applicare sulle macchie. L’applicazione dell’idrochinone, acido retinoico con steroide topico, da applicare in una fase di attacco e spesso con azione irritativa, solo con prescrizione medica. E’ possibile anche ricorrere all’utilizzo di formulazioni con principi attivi schiarenti derivate dal mondo vegetale o marino quali acido cogico, acido ellagico, arbutina, aloesina, acido glicirretico, estratto di morus alba e numerosi altri principi attivi che inibiscono la tirosinasi, enzima necessario alla sintesi di melanina, oppure l’attività dell’alfa-MSH o antissidanti che inibiscano la formazione finale di melanina.
In genere, al trattamento topico che tiene sotto controllo la sintesi di melanina si affiancano trattamenti con peeling chimici superficiali (a base di alfaidrossiacidi, resorcinolo o acido retinoico) e laser (generalmente i frazionati non ablativi o i laser  Neodimium YAG) ottimi presidi terapeutici che riducono l’accumulo di melanina facilitandone la rimozione e la rigenerazione dell’epidermide con conseguente effetto schiarente”.
Si possono eliminare in maniera definitiva o c’è il rischio di una ricomparsa?
“Le macchie possono essere anche eliminate associando protezione solare, ma ci può essere a breve il rischio di recidiva delle macchie dopo l’esposizione alla luce solare anche se la pigmentazione può essere meno severa”.
E’ possibile prevenire la loro comparsa? 
“E’ possibile ridurre il rischio evitando l’assunzione di estroprogestinici, di farmaci fotosensibilizzanti, ma soprattutto non esporsi alla luce solare e proteggendosi sempre con schermi UV”.
Per ridurre la visibilità di macchie solari sul viso possiamo aiutarci anche con una alimentazione ricca di frutta e verdure fresche?
“E’ importante aiutarsi con l’alimentazione con l’assunzione di carotenoidi (contenuti in frutta e verdura di colore giallo e arancio come carote, pomodori, zucca, patata americana, mango, albicocche) e di antiossidanti tipo le proantocianidine e procianidine (contenute nei frutti di bosco, susine, mele, uva nera, mango datteri, banane, frutta secca quali noci e anacardi e fonti ricche di vitamina C (arance, kiwi, peperoni)”.

Nicoletta Mele
Nicoletta Mele
Laureata in scienze politiche. Dal 2001 iscritta all’ Ordine Nazionale dei Giornalisti. Ha collaborato con testate giornalistiche e uffici stampa. Dopo aver conseguito il master in “ Gestione e marketing di imprese in Tv digitale”, ha lavorato per 12 anni in Rai, occupandosi di programmi di servizio e intrattenimento. Dal 2017 è Direttore Responsabile di Health Online, periodico di informazione sulla sanità integrativa.

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