BRONCOPATIA OSTRUTTIVA: la malattia che si avvia a divenire la terza causa di morte al mondo.

Broncopatia ostruttiva

Tra i fattori di rischio il fumo e l’inquinamento. Se n’è parlato nel corso di un convegno internazionale organizzato all’Ospedale Sant’Orsola-Malpighi di Bologna.

La Broncopatia Ostruttiva Cronica (BPCO) è una patologia della quale si parla poco. Si è svolto di recente un convegno internazionale presso l’Azienda Ospedaliera Sant’Orsola-Malpighi di Bologna al quale ha partecipato, tra i tanti, il Dott.  Stefano Nava, Direttore dell’Unità operativa di Pneumologia del Sant’Orsola, nonché Presidente scientifico del congresso.

La broncopatia ostruttiva è una malattia progressiva che insorge lentamente dopo i 40 anni e peggiora con l’avanzare dell’età limitando le attività basilari di chi ne è affetto, causa problemi respiratori e tra i fattori di rischio ci sono: l’inquinamento dell’aria provocato da fumi chimici o dalle polveri ambientali e il fumo di sigaretta, anche passivo. 

Gli esperti prevedono che entro il 2020, la BPCO diventerà la terza causa di morte al mondo. Ad oggi, negli Stati Uniti sono più di 12 milioni le persone colpite dalla broncopatia cronica ostruttiva ed è una delle principali cause di disabilità in quanto, con il peggiorare dei sintomi, il paziente non riesce neanche più a camminare. Da una recente ricerca, è emerso che in Italia si aggirano fra i 3 e mezzo e i 4 milioni le persone colpite dalla BPCO.

Quali sono i sintomi e come si manifestano? La pericolosità della diagnosi tardiva della malattia è data dal fatto che solitamente gli effetti sono comuni e riconducibili alla bronchite cronica che, se trascurata, può diventare ostruttiva con l’insorgere della dispnea (difficoltà a respirare). 

I principali sintomi della BPCO sono: tosse cronica con molto catarro, fiato corto ancor più accentuato durante lo svolgimento di attività fisica, dispnea e senso di costrizione al torace. E’ comunque importante evidenziare che non tutte le persone con tali sintomi sono affetti da broncopatia ostruttiva perché spesso sono simili ad altre patologie, quindi è consigliabile rivolgersi al medico per una diagnosi certa. 

Chi soffre di broncopatia ostruttiva è particolarmente predisposto ad avere l’influenza con molta frequenza. In una fase iniziale, i sintomi sono lievi e peggiorano con il tempo. Un campanello d’allarme è, ad esempio, avere il fiato corto durante uno sforzo fisico. 

Attualmente non esiste ancora una cura per questa patologia, ma le terapie e le modifiche dello stile di vita, come smettere di fumare, possono aiutare il paziente a sentirsi meglio, a rimanere più attivo e a rallentare la progressione della malattia.

Per la diagnosi della broncopatia ostruttiva, oltre alla radiografia o la TAC toracica, c’è la spirometria, un esame non invasivo attraverso il quale, dopo un respiro profondo, si espira molta aria all’interno di un tubicino, collegato allo strumento che misura la quantità di aria e la velocità di espirazione. Successivamente viene fatto inalare un farmaco per tenere aperti i bronchi e, a eseguire, il paziente è invitato a effettuare una seconda espirazione così che lo specialista possa confrontare e valutare i due esami.

Grazie alla spirometria si può diagnosticare la BPCO, anche in forma lieve.

Stefano Nava“Questa malattia – ha detto il Dott. Stefano Nava – è subdola, perché si manifesta tardivamente. Ha quattro stadi, ma solitamente lo specialista viene interpellato solo a partire dal terzo. C’è, infatti, una scarsa capacità di leggere correttamente i sintomi. Se il trattamento farmacologico specifico fosse avviato prima, il decorso potrebbe rallentare sensibilmente e la qualità della vita migliorare”.

Attuando le terapie necessarie e modificando le abitudini, quali appunto smettere di fumare, abitare ai piani alti per respirare meno smog e recarsi spesso al mare o in montagna, è possibile tenere sotto controllo la patologia dalla quale, purtroppo, non è possibile guarire. 

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Nicoletta Mele
Nicoletta Mele
Laureata in scienze politiche. Dal 2001 iscritta all’ Ordine Nazionale dei Giornalisti. Ha collaborato con testate giornalistiche e uffici stampa. Dopo aver conseguito il master in “ Gestione e marketing di imprese in Tv digitale”, ha lavorato per 12 anni in Rai, occupandosi di programmi di servizio e intrattenimento. Dal 2017 è Direttore Responsabile di Health Online, periodico di informazione sulla sanità integrativa.

6 Comments

  1. Adelio ha detto:

    Ho 56 anni, ho fumato per 35 anni e mi hanno diagnosticato la BPCO ma corro regolarmente 3 volte a settimana per 10 km in un ora. Al test di Cooper ho fatto 2,4 km. Per me hanno sbagliato diagnosi. Farò la spirometria per togliermi il dubbio

  2. Daniela ha detto:

    Buona sera mi chiamo Daniela soffro di due malattie reumatiche da 10 anni e da 1 anno di asma , e in più sono sotto eutirox per la tiroide …..sono sempre stata molto attiva sia nel lavoro,che in attivita fisica ( camminate e giri in bici) ,da settembre mi accorgo di strani sintomi, fiato corto (anche se uso lo spray per l’asma) , strano bruciore (io lo chiamo così ma non so cosa sia ) sul torace appena sotto l ‘attaccatura del collo ,fitte al polmone dx (schiena), tosse con poca secrezione, e fiato corto facendo le scale o qualsiasi stupido sforzo .
    Come esami: tac con contrasto ,raggi sono negativi ….la spirometria aveva tutti i valori in rosso …..cosa posso fare per avere la conferma se è questa malattia .
    Ps.Vivo in una zona di piena natura e non fumo .
    Grazie infinite e buona serata .

    • Avatar photo Mariachiara Manopulo ha detto:

      Buongiorno Daniela,
      le consigliamo di rivolgersi direttamente all’unità operativa di Pneumologia del Policlinico Sant’Orsola-Malpighi, e chiedere un consulto con il professor Stefano Nava. Per ogni informazione può telefonare allo 051 2143253 (Segreteria). Le auguro una buona giornata!

  3. nuccia Salerno ha detto:

    Salve, io vivo in Svizzera a Ginevra e siccome e sono nuova su questo sito avrei bisogno di qualche informazione per la mia cara mamma ! A 81 anni ma molto in forma, non ha mai preso medicine, non soffriva di niente e in circa quasi un mese hanno scoperto un tumore alle “vie biliare-cistifellea-fegato”. Sono molto dispiaciuta perchè non avendo mai avuto nessuno in famiglia con questa brutta malattia del cancro ci sentiamo tutti terrorizzati !
    Ci hanno proposto : Una radioterapia locale e poi in seguito della scimioterapia.
    La mia domanda è : ma vale la pena di fare una scimioterapia a questa ètà ? Soffirà molto ? insomma vorrei sapere qualcosa di più e di solito con questa diagnosi si puo’ sapere quale sarà la sua speranza di vita !
    Siamo tutti sotto sciocco e non sappiamo cosa fare per trovare dei metodi leggeri e magari naturali. Il problema in piu`e che non ha appetito e questo non arrangia le cose e sopratutto non vuole più mangiare carne e bisogna che troviamo delle proteine in un alto cibbo. Scusate i miei errori di grammatica ma vivo in Svizzera e parlo più facilmente in francese. Magari qualcuno potrebbe aiutarmi a capire e darmi qualche consiglo.
    Grazie anticipatamente. Nuccia Salerno

    • Avatar photo Mariachiara Manopulo ha detto:

      Buongiorno Nuccia,
      per questo tipo di informazioni si può rivolgere direttamente all’Ospedale Sant’Orsola-Malpighi di Bologna, sicuramente sapranno rispondere a tutte le sue domande e darle tutto il supporto e i consigli che necessita.
      Questo è il numero del centralino: 051 2141111
      A questo link può trovare anche un modulo di contatto diretto: http://www.aosp.bo.it/contact.
      Cordiali saluti

  4. Antonio ha detto:

    Io ho 36 ani ex fumatore da tre sigarette al giorno e avevo smesso 12 anni fa.
    Vado a fare una lastra per altri motivi e viene fuori segni radiologici di bpco con ili congesti.
    La spirometria nega segni di ostruzione.
    Sono un po perplesso in quanto fumavo poco e non tutti i giorni.
    Non ho sintomi o altro