Al via le Olimpiadi di Rio ma…attenzione al virus Zika!

In Brasile, dove proprio oggi iniziano le Olimpiadi, è diffusissimo il virus Zika. Mutua MBA vuole ricordare a tutti quali sono le precauzioni da prendere e i comportamenti da tenere al ritorno da un viaggio in aree in cui è presente in virus.

Occhi puntati per uno degli eventi sportivi più importante di quest’anno dopo i campionati europei di calcio: le Olimpiadi 2016 che si svolgeranno, tra poche ore fino al 18 settembre, a Rio de Janeiro in Brasile.
Il Brasile è il Paese che ospiterà gli atleti per la competizione sportiva, ma da tempo è anche uno dei Paesi al mondo ad essere sotto i “riflettori” per il diffondersi del virus Zika, un’infezione che si trasmette da persona a persona, tramite la puntura di zanzare del tipo Aedes, responsabili anche della diffusione di malattie come la febbre gialla, la dengue e la chikungunya. Il principale vettore è costituito dalla specie Aedes aegypti, ma anche la specie Aedes albopictus, la zanzara tigre, che è molto diffusa soprattutto nel periodo estivo, potrebbe veicolare il virus.
I paesi più colpiti sono in Sud America e nei Caraibi, principalmente Colombia e Brasile, quest’ultimo ha registrato un numero di casi, stimati dalle prime evidenze di focolai, che va da 497.593 a 1 milione e 482.701.
Mutua Mba, società di mutuo soccorso, che tra gli obiettivi ha quello di garantire un corretto e veloce accesso alle informazioni, ha affrontato nel dettaglio l’argomento in un altro articolo.
E’ possibile consultare le modalità di trasmissione e la prevenzione sul sito internet del Ministero della Salute.
Inoltre, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha messo a disposizione degli utenti un’apposita applicazione che fornisce informazioni supplementari sulla malattia, sulle possibili complicazioni e sull’andamento dell’attività di ricerca. La APP è disponibile in quattro lingue (inglese, francese, spagnolo e portoghese), realizzata per sistemi operativi Android e iOS, ed è scaricabile dai seguenti link: iOSAndroid.
zika
Mutua Mba, in occasione dell’evento sportivo, intende ricordare quali sono le precauzioni da adottare, grazie anche all’autorevole intervista al Prof. Giovanni Di Perri Direttore del Dipartimento Malattie Infettive Universitario Ospedale Amedeo di Savoia Torino, il quale ha spiegato che:“Se non ci fosse stato un brusco aumento di nascite di neonati con deformità encefaliche in Brasile, sicuramente non ci sarebbe stata una correlazione con il virus. Il boom è scoppiato dopo i mondiali di calcio in Brasile del 2014 e l’ipotesi è che l’infezione sia stata portata da qualche viaggiatore arrivato in occasione della competizione calcistica. Questo giustificherebbe una situazione diversa in altre zone dell’America Latina, che fa pensare o che un elevato numeri di casi non vengano registrati o che la causa dell’aumento dei casi di nascite con microcefalia non è quella che riteniamo oggi”.
“E’ doveroso ricordare che il virus Zika è noto dal 1947 e, fino ad alcuni mesi fa, non era stato registrato alcun rapporto di relazione fra questo virus e la nascita di bimbi con microcefalia. Inoltre, nello stesso bacino idrografico amazzonico, da oltre 20 anni vengono registrati fenomeni di avvelenamento ambientale da metil-mercurio. Il metil-mercurio è una delle cause note di microcefalia e in tal senso è comprensibile l’attuale cautela nell’attribuire in maniera definitiva al virus Zika la responsabilità di questo drammatico picco epidemico”.
Quali sono i sintomi legati alla malattia? Qual è la terapia da seguire?
“I sintomi sono tipici di una comune influenza: febbre abbastanza leggera e/o dolori articolari, ma possono anche presentarsi eruzioni cutanee. Si risolve spontaneamente o con la terapia antinfluenzale. Può anche succedere che si contrae l’infezione, ma questa non sviluppi alcuna sintomatologia. Il virus non è grave se colpisce adulti e ragazzi, ma come abbiamo spiegato può essere pericoloso per i feti”.
Quali sono le precauzioni da adottare? Qual è il modo più semplice e sicuro per tutelare la nostra salute?
“Occorre intensificare gli sforzi diagnostici su viaggiatori al ritorno da aree endemiche, in modo da poter conoscere quale sia la magnitudo di circolazione del virus. Maggiore attenzione preventiva va evidentemente posta nel caso di donne in stato di gravidanza alle quali è al momento sconsigliata una visita nei paesi in cui ha luogo la trasmissione dell’infezione. La zanzara Aedes, al contrario di altri vettori di malattia (e.g. la zanzara Anopheles nel caso della malaria) punge di giorno, pertanto ogni strategia atta a ridurre il rischio di punture deve tener conto di questo. Il pericolo reale, dovesse confermarsi la responsabilità del virus Zika nel determinare la microcefalia, sarebbe quello dell’introduzione stabile dell’infezione alle nostre latitudini, ove la zanzara Aedes è presente e potrebbero quindi verificarsi delle condizioni stagionali propizie alla trasmissione”.
Prima della partenza verso aree dove è stata segnalata la presenza del virus, Mutua Mba, consiglia di consultare questo sito.
Per gli esperti, i viaggiatori che lamentano la presenza di sintomi compatibili con la malattia da Zika virus entro le tre settimane dal ritorno da aree in cui è stata riportata trasmissione locale del virus, sono invitati a contattare il proprio medico, riferendo del recente viaggio in paesi a rischio.
Le donne in gravidanza che hanno viaggiato in aree in cui è stata riportata trasmissione locale del virus Zika, devono dar notizia del loro viaggio durante le visite prenatali, al fine di essere valutate e monitorate in modo appropriato.
Si raccomanda agli uomini di ritorno da un viaggio in aree in cui è stata segnalata la presenza di Zika Virus di adottare pratiche sessuali sicure per evitare il rischio di ulteriore trasmissione (per esempio uso del preservativo), per almeno 8 settimane dopo il loro ritorno, anche in assenza di sintomi clinici e per almeno 6 mesi in presenza di sintomi da malattia da virus Zika,.
Se una coppia sta programmando una gravidanza, dovrebbe attendere almeno 8 settimane prima di cercare di concepire, se nessuno dei due partner mostra sintomi di infezione da virus Zika, o 6 mesi se uno od entrambi i partner della coppia sono sintomatici.
Ai donatori di sangue, che abbiano soggiornato nelle aree dove si sono registrati casi autoctoni d’infezione di virus Zika, si raccomanda di sospendere temporaneamente la donazione per 28 giorni dal ritorno da tali aree, per prevenire la trasmissione del virus attraverso la trasfusione, e di informare comunque il centro trasfusionale del recente viaggio (le indicazioni sono consultabili qui).
Dopo le dovute raccomandazioni Mutua Mba augura un grosso in bocca al lupo a tutti gli atleti e una buona visione agli italiani che seguiranno l’evento sportivo da casa.
 
 
 

Nicoletta Mele
Nicoletta Mele
Laureata in scienze politiche. Dal 2001 iscritta all’ Ordine Nazionale dei Giornalisti. Ha collaborato con testate giornalistiche e uffici stampa. Dopo aver conseguito il master in “ Gestione e marketing di imprese in Tv digitale”, ha lavorato per 12 anni in Rai, occupandosi di programmi di servizio e intrattenimento. Dal 2017 è Direttore Responsabile di Health Online, periodico di informazione sulla sanità integrativa.

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